La petizione online

L'autodromo di Imola vuole il GP (E sta facendo di tutto per averlo)

L'autodromo di Imola vuole il GP (E sta facendo di tutto per averlo)
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Conosceremo la loro velocità. Sul web, prima ancora che in pista. Forse anche per capire fino a che punto la democrazia (sportiva, eh) può arrivare. Davanti a tutti sul traguardo delle nostre opportunità, o alle spalle della burocrazia. L'autodromo di Imola ha lanciato sul web una petizione per il Gp d'Italia del 2017. Obiettivo: fare in modo che il circuito intitolato a Enzo e Dino Ferrari abbia le stesse possibilità di Monza per l'assegnazione del Gran Premio che verrà. Non lasciare nulla di intentato. E allora, tramite il sito Change.org, quelli di Imola hanno chiesto Pari opportunità all’Autodromo di Imola per l’assegnazione del Gp d’Italia di F1. Sono già state raccolte più di 1.700 firme. Abbastanza? No. Ma il tempo non manca. La petizione verrà poi presentata al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, alla ministra per Pari opportunità, Elena Boschi, e a Giovanni Malagò, presidente del Coni.

 

 

Non è tutto. Dalla pagina Facebook dell'Autodromo di Imola è stata lanciata una seconda iniziativa: mail bombing, il bombardamento per posta elettronica, una tipologia di attacco informatico che consiste nell’inviare migliaia di messaggi a una casella di posta. Quale? Quella del capo dipartimento per gli Affari Regionali, le Autonomie e lo Sport, Antonio Naddeo, del presidente del Coni, Giovanni Malagò, e del numero uno dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani. Lo scopo è sempre lo stesso, fare in modo che Imola possa avere l'opportunità di ritrovare quel Gp d'Italia che manca ormai dal 1980 e come Gp di San Marino dal 2006. Quell'anno la Formula One Management, la società di gestione della F1, annunciò che Imola non era entrata nel calendario per via di pesanti lavori di ammodernamento che non sarebbero finiti in tempo. Il peggio è arrivato dopo, quando la società di gestione del Circus decise di non fare più di una corsa nello stesso Paese.

 

 

Ma il tempo possa, e adesso Imola vorrebbe ridare agli appassionati l'opportunità di vedere la Formula1 lì, in una pista comunque mitica. Da qui l'iniziativa su Change.org. L'appello rivolto ai fan è chiedere ai tre che «vengano rispettati i presupposti costituzionali e decoubertiani di pari opportunità previsti dall’ordinamento italiano e dai codici sportivi internazionali, concedendo allo storico circuito di Imola la stessa dignità di quello di Monza». Il tutto, «considerato il pieno diritto del promotore emiliano romagnolo ad aver negoziato, con minor aggravio per la finanza pubblica, avendo caratteristiche idonee, un accordo di organizzazione e promozione del suddetto Gran Premio d’Italia di F1 con il soggetto detentore dei diritti», si legge nel post pubblicato online. Di più. Nonostante l'ACI abbia negato «negato all’Autodromo di Imola l’utilizzo della titolazione Gp d’Italia nonché l’accesso ai fondi che, con la Legge di Stabilità, sono stati destinati dal Governo italiano all’organizzazione del Gp», il circuito ha espresso la disponibilità per organizzare i Gp dei prossimi 5 anni.

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