La polemica

Le nuove corsie ciclabili? La Cisl di Bergamo non ha dubbi: «Più pericolose che utili»

Il sindacato lancia un appello e chiede che si possa rimettere mano al loro disegno sulle carreggiate

Le nuove corsie ciclabili? La Cisl di Bergamo non ha dubbi: «Più pericolose che utili»
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Sono sbarcate in città alla metà di agosto con i migliori auspici e sotto le migliori intenzioni. A distanza di un mese, però, le nuove corsie ciclabili iniziano a suscitare ben più di una perplessità, soprattutto nei lavoratori dei servizi di trasporto pubblico. Caustico, poi, il giudizio da parte della Fit-Cisl di Bergamo: «Sono più pericolose che utili».

Come sostiene Pasquale Salvatore, della segreteria provinciale del sindacato, la connessione di alcuni tratti di piste ciclabili già esistenti con le corsie ricavate sulla carreggiata (nel quale si mischia traffico automobilistico e mobilità dolce) «potrebbe causare gravi incidenti o danneggiare il trasporto pubblico già pesantemente colpito dalla pandemia. Soprattutto nell’incrocio tra le corsie e le piazzole di sosta degli autobus, molti autisti ci hanno segnalato diverse situazioni pericolose. Se per i veicoli più piccoli è abbastanza facile non invadere la corsia ciclabile, per gli autobus questo è praticamente impossibile. Ciò comporta notevoli rallentamenti e, di conseguenza, ritardi».

Da qui l’appello lanciato dal sindacato dei trasporti di via Carnovali, che chiede si rimetta mano al disegno delle corsie ciclabili. «Non siamo contrari allo sviluppo della mobilità sostenibile, ma proprio nell’ambito della mobilità sostenibile il trasporto pubblico ha e deve mantenere un ruolo importante – aggiunge il sindacalista -. Se la concorrenza con altri mezzi si riversa esclusivamente sugli autobus, a lungo andare questo non potrà che danneggiare il sistema».

«Rinunciando a qualche parcheggio a raso e individuando strade meno battute si potrebbe ricavare un servizio migliore, riducendo i pericoli con l’obbiettivo di una mobilità davvero sostenibile, sicura e di ampio respiro europeo – conclude Salvatore -. Infine, nessuno ha mai pensato al fatto che le corsie ciclabili attraversano tutti i tombini che ci sono sulle strade, mettendo in seria difficoltà ogni ciclista?».

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