Libri bruciati, scritte sui muri e ancora atti vandalici al Villaggio degli Sposi di Bergamo
I residenti sono esasperati. Tra il 15 e il 16 aprile, ai giardini Scattini, presa di mira la casetta dei libri; danneggiato il furgone dell'azienda agricola Demetra

di Camilla Amendola
Al Villaggio degli Sposi, nel giardino intitolato a mons. Scattini e vicino alla chiesa, c’era una cassetta dove chi voleva poteva mettere o prendere in prestito dei libri. È doveroso parlarne al passato perché nella notte tra il 15 e il 16 aprile la struttura è stata distrutta e i libri contenuti nella stessa bruciati.
Vedere le immagini di libri mangiati dalle fiamme riporta automaticamente alla mente un capolavoro della letteratura fantascientifica degli anni Cinquanta, Fahrenheit 451, in cui le opere venivano gettate tra le fiamme. Dietro alla bravata, però, in questo caso non c’è nessun regime o nessuna forma propaganda politica, bensì "solo" - stando alle dichiarazioni degli abitanti del quartiere di Bergamo - tanta ignoranza e maleducazione.
L'indignazione dei residenti



Purtroppo, al momento non sono stati identificati gli autori del gesto e nessuno ha un’idea su chi possano essere. Alcuni residenti (che hanno anche pubblicato post indignati sui social) sostengono che si tratti dell’ennesima ragazzata ideata da giovani annoiati, mentre altri non sono della stessa idea e avanzano l'ipotesi che i colpevoli possano essere degli adulti. Tutti sono però concordi su una cosa: si tratta di un atto vergognoso.
Monica, una residente, afferma: «Le casette dei libri sono distrutte in tutti i parchi (di Bergamo, ndr). Sono sempre più convinta che la famiglia in primis è quella che dà l'educazione primaria. Se manca quella, le basi del divenire saranno quanto mai compromesse». Quest’idea è condivisa da diversi cittadini, che ritengono che rovinare dei libri - o peggio bruciarli - sia un atto indegno per una società civile.
Tanti atti vandalici



Purtroppo, il quartiere non è nuovo ad assistere a bravate simili, che ogni volta scatenano - giustamente - l’indignazione dei residenti. Gli spazi pubblici sono sempre più spesso "arricchiti" di nuove scritte sui muri, spesso insulti, e le scalette poste nel retro del tabaccaio diventano frequentemente il luogo in cui abbandonare lattine di birra. Senza dimenticare gli episodi di danneggiamento alle automobili e i furti in casa denunciati da chi vive al Villaggio nel 2024.
Oltre alla cassetta dei libri, al parco Scattini è stato bruciato anche un cestino dell’immondizia, che, sciogliendosi, ha inevitabilmente rovinato l’asfalto e l’erba sottostanti. Un altro cestino, sempre nella zona in cui sorge il tabaccaio, era invece stato fatto esplodere la notte dello scorso Capodanno.
Tagliate le gomme al furgone di Demetra
La mattina di oggi (16 aprile), infine, sempre sui social è stato segnalato un nuovo atto vandalico nel quartiere. Vittima, in questo caso, Dario Teani, titolare dell'azienda agricola Demetra di via Guerazzi, che a gennaio 2023 era andata a fuoco: «A metà mattina dei vigliacchi ci hanno tagliato le gomme del furgone parcheggiato in fondo a via delle Cave - denuncia Teani -. Nonostante avessimo la telecamera all'interno del furgone, messa come altri concittadini dopo le spaccate degli ultimi anni in quartiere, la denuncia è rimasta contro ignoti in quanto la persona non è entrata all'interno del veicolo».
Oramai il declino e' inarrestabile.... declino di una societa' che non riesce ad educare quei quattro gatti di giovanotti che fa crescere.... se invece si tratta di adulti vuol dire che e' la fine per davvero....
Maranza di seconda generazione? Non sembra gente appassionata di libri...eppure la loro cultura millenaria è di tutto rispetto.
Non posso pensare che all'interno di un parco pubblico non ci diano telecamere..spiace quello che è successo di sicuro non è una bravata vergogna.
Non la chiamerei "bravata" ma delinquenza pura. Mi sembra strano che non ci siano telecamere visto che siamo controllati a vista in ogni angolo della città. Chi sono questi personaggi?
Le scritte sui muri "Acab" e "Carlo vive" senza essere investigatori sono quelle vicine all'ambiente di estrema sinistra. Con le telecamere presenti, se volessero prenderli non ci vorrebbe molto