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L'immenso ex cotonificio Honegger di Albino è stato venduto a un'azienda della Val Seriana

Il valore complessivo di edifici e terreni (in abbandono dal 2012) è stato stimato in quasi 14 milioni. Per ora segreto il nome dell'acquirente

L'immenso ex cotonificio Honegger di Albino è stato venduto a un'azienda della Val Seriana
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di Fabio Gualandris

A quasi dieci anni dal fallimento, l’area industriale dell’ex cotonificio Honegger rivede la luce. Era il 9 novembre 2012 quando, dopo 137 anni di attività, il cotonificio annunciava infatti la resa ufficiale per ragioni legate alla mancanza di disponibilità finanziaria.

Recentemente, ad aprire una porta a una possibile rinascita e a far percepire che qualcosa si stava muovendo, è stata una seduta del Consiglio comunale di Albino, più precisamente quella del 17 dicembre scorso. All’ordine del giorno della discussione, il seguente punto: «Approvazione studio idraulico di valutazione del rischio nel tratto (di circa cinquecento metri, ndr) del fiume Serio compreso tra il ponte della provinciale n. 39 e la traversa a valle del ponte pedonale di via don Angelo Franini, trasmesso dal collegio dei curatori del fallimento Cotonificio Honegger spa e del fallimento Albino Prima srl».

amianto
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ciminiera 2
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Ingresso a sx
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rovi
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opifici 1
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complesso industriale
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Le ricadute dall’approvazione dello studio potevano diventate significative in prospettiva delle successive aste di vendita legate ai due fallimenti, come spiegato dal sindaco Fabio Terzi: «Nel 2017 il Piano gestione rischio alluvioni (Pgra) di Regione Lombardia e la relativa norma di applicazione aveva individuato queste aree in fasce ad alta esondabilità e allagabilità. Sempre secondo la norma regionale, attraverso uno studio idraulico di dettaglio è stato possibile valutare l’effettivo rischio. I risultati dello studio hanno evidenziato che le aree dell’ex cotonificio Honegger e del Valseriana Center non risultano essere interessate a fenomeni di allagamento e di esondabilità. Vengono quindi confermate tutte le potenzialità edificatorie precedenti alla realizzazione del Pgra. Di fatto, lo studio approvato dal Consiglio comunale - che ha preso in considerazione una fascia più ampia comprendente tutta l’asta del Serio a partire dalla confluenza del torrente Albina nel fiume fino alla passerella pedonale tra Nembro e Pradalunga – ha svincolato l’area dalle limitazioni e reso nuovamente operative e funzionali zone importanti dal punto di vista industriale e commerciale; diversamente in quelle aree si sarebbero potute insediare solo attività agricole rendendo impraticabile una rigenerazione industriale».

E così, dall'asta, veniamo alla vendita dell'area. Da fonte autorevole, risulta che l’ultima asta - del 19 gennaio, presso lo studio del notaio Armando Santus di Bergamo - abbia dato esito positivo e l’intero comparto industriale dell’ex cotonificio Honegger, il più esteso in territorio di Albino e un opificio con terreno in quello di Nembro, sia stato venduto a due acquirenti. I curatori fallimentari non hanno però ancora ufficializzato i nomi degli acquirenti in quanto c’è ancora una finestra di venti giorni in cui altri potrebbero rilanciare.

Il valore complessivo di edifici e terreni - comprendente il complesso industriale di Albino, il terreno edificabile in Nembro e i reliquati in Comune di Albino - è stato stimato in 13 milioni e 794 mila euro, con base d’asta fissata a 5 milioni e 625 mila euro.

La fonte ci conferma che il comparto industriale manterrà la sua vocazione tessile a fini produttivi, con possibili positive ricadute a livello occupazionale. L’acquirente sembra essere un’azienda in forte espansione della Val Seriana, che ha valutato altamente attrattivo anche dal punto di vista logistico il comparto industriale ex Honegger.

Per rendere l’idea della maestosità dell’ex cotonificio Honegger, proponiamo alcune immagini del reportage fotografico realizzato nel gennaio 2021 da Enrico Azzola e Rocco Bergamelli, due giovani di Pradalunga curatori della pagina Facebook “Bergamo Abbandonata”.

Un approfondimento sul tema lo potrete leggere sul prossimo numero di PrimaBergamo, in edicola da venerdì 28 gennaio

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