Inciviltà

L'insana tradizione di rubare il Gesù Bambino a Treviglio (e dintorni)

I casi recenti, oltre ai quattro avvenuti nel capoluogo della Bassa, si sono verificati a Bariano, Vailate, Brignano, Martinengo, Cologno

L'insana tradizione di rubare il Gesù Bambino a Treviglio (e dintorni)
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Ops, l'hanno fatto di nuovo, giusto per parafrasare una vecchia canzone di Britney Spears. Una "consolidata tradizione", purtroppo. Nella sera della Vigilia di Natale 2022 ignoti hanno rubato il Gesù Bambino del presepio allestito dagli Alpini in piazza Garibaldi, a Treviglio, come racconta PrimaTreviglio.

E mentre continuano le indagini per inchiodare il responsabile (il sindaco Juri Imeri ha postato un frame delle riprese delle telecamere di videosorveglianza che mostrano il vandalo in azione) non c'è in città chi non ricordi gli svariati precedenti di quello che sembra diventato una specie di assurdo sport natalizio, non solo irrispettoso ma anche decisamente rischioso sotto il profilo penale.

A Treviglio è infatti almeno il quarto episodio analogo in pochi anni, e  altrettanti ne sono capitati un po' in tutta la Bassa. I casi recenti, oltre a quelli in città, si sono verificati a Bariano, Vailate, Brignano, Martinengo, Cologno...

I furti al presepio dei Boschi a Cologno

L'anno scorso, nel Natale 2021, fece scalpore il caso del presepe del "cortile Boschi" di Cologno al Serio, che fu chiuso in segno di protesta.  Luisa e Andrea Zappella, gli autori del presepe privato, ma che ogni anno apre alle visite a tutti i colognesi, dopo il furto affissero un  cartello con scritto "Dopo anni di danni, ora il furto!  Il presepe chiude. Scusate bambini per il mondo che vi lasciamo".

Vailate, il presepe danneggiato di Daniele Cerri

Nello stesso anno, 2021, a Vailate , qualcuno rubò degli addobbi dal presepio di Daniele Cerri, un vailatese di vent'anni che ogni Natale trasforma la casa dei suoi nonni in uno spettacolare villaggio natalizio, aperto alla popolazione (e quest'anno si è davvero superato).

Brignano, danneggiato il bambinello dell'Avis

Sempre il 2021 vide i vandali in azione anche a Brignano,  nella notte tra Natale e Santo Stefano. Ignoti  spostarono e danneggiarono la statua del Bambinello, nel presepio allestito come ogni anno dalla sezione brignanese dell'Avis, in piazza Monsignor Donini.

Bariano - Tre casi in cinque anni

Nella notte tra Santo Stefano e domenica 27 dicembre 2020 era toccato  Bariano, altro paese in cui la "tradizione" di rubare e danneggiare il Bambinello nel presepe è particolarmente viva. Era infatti già capito in tre dei cinque Natali precedenti. Due anni fa, grazie alle riprese delle telecamere di videosorveglianza e alle scrupolose indagini della stazione dei Carabinieri di Romano, si è arrivati a identificare i presunti responsabili. Si trattava di tre minorenni barianesi. Parti del presepe danneggiato in piazza Paganessi furono poi ritrovate nei pressi del Centro sportivo.

Stessa cosa era successa  in paese nel 2019. E anche quattro anni prima, nel Natale 2015, quando alcuni vandali avevano fatto irruzione nel medesimo presepe e avevano persino mozzato le dita del Bambin Gesù.

Natale 2019: tocca a Romano

Stessa storia nei primi giorni del 2019 a Romano. In piazza don Sandro Manzoni, dal presepe allestito nella capanna di «EdilFiordaliso» fu portata via la statua del Bambinello. La natività nella capanna veniva allestita in piazza ogni anno, dal costruttore romanese. Tre minorenni, poi identificati grazie alle telecamere, dopo essersi scattati dei selfie dai cellulari lo avevano buttato a terra e preso a calci, per poi andarsene in tutta tranquillità.

E a Martinengo...

Nello stesso anno toccò anche a  Martinengo: nella notte di Natale, venne devastato il presepe accanto alla chiesa parrocchiale di Sant'Agata.  A denunciare l'accaduto fu  il sindaco Mario Seghezzi, la mattina di Natale su Facebook.

Selfie con il Bambinello a Treviglio: era il 29 dicembre 2016

Treviglio 2016 (2)

Due giorni prima di San Silvestro, nel 2016due ragazzini all'epoca minorenni e uno maggiorenne furono identificati a Treviglio per aver rubato il Bambinello dalla solita capanna degli Alpini, peraltro dopo aver scattato diversi selfie con la statua, in favore di telecamera. I tre erano in giro per il centro insieme ad alcune ragazze. Intuibile il clima da bagordi che ha portato alla spacconata di fine anno: forse per far colpo sulle ragazze (le quali tuttavia, furbe, se ne sono rimaste in disparte), i ragazzi hanno scavalcato la recinzione e sono entrati nella capanna della Natività. Si sono scattati qualche fotografia con le statuine, e poi - verso le 22.15 - uno dei ragazzi ha preso la statuina di Gesù e se l’è portata via, nascosta sotto la giacca.

La Polizia locale aveva impiegato pochissimo a rintracciare i responsabili, intrecciando le immagini con alcune informazioni anonime arrivate in Comune. Gli agenti si erano quindi presentati a casa di uno dei ragazzi, che non aveva potuto fare altro che vuotare il sacco. Fu  lui stesso a recuperare la statuina, che nel frattempo aveva nascosto, e a riportarla al Comando, all’epoca in viale Battisti. I tre vennero poi denunciati a piede libero: i due più giovani al Tribunale dei Minori, il più grande alla Magistratura Ordinaria. Nel pomeriggio di Capodanno 2017, prima dell’apertura della Marcia della pace, il primo cittadino l’aveva poi ricollocata al suo posto nella mangiatoia.

Il Gesù Bambino decapitato a Treviglio nel 2015

Treviglio 2015

A Natale del 2015, invece, il Gesù bambino del presepe di piazza Manara non fu solo «rapito», ma anche decapitato. Intervenne anche la Polizia Scientifica, per effettuare i rilievi del caso ed inchiodare, poi, il resposabile. Il frammento della statua era stata gettata in una fioriera in via Cavour. Lì la Polizia la recuperò fra alcuni rifiuti su segnalazione di un passante.

Romano: il presepe dei profughi

Un altro precedente incredibile risale allo stesso anno, ma a Romano. Erano anni caratterizzati da intense ondate migratorie e anche Romano  avrebbe accolto centinaia di profughi, in una palestra comunale. Non si parlava d'altro che dell'emergenza legata all'accoglienza, che era ovviamente diventato un tema politico fondamentale. Così il compianto  artista romanese Federico Ruggeri aveva riportato in piazza, dopo quindici anni di silenzio, la tradizione dei presepi del Romanino, e decise di farlo con una rappresentazione bellissima e provocatoria, raffigurando l'emergenza sbarchi in un presepe "contemporaneo". La Natività venne rappresentata in legno bianco, sugli sfasciumi di una carretta del mare naufragata. E la notte della Vigilia fu semi distrutto.

Il primo episodio a Treviglio nel 2013

Ma il primo episodio, almeno nell'ultimo decennio, è avvenuto di nuovo a Treviglio. Nel dicembre del 2013, tre ragazzi, due di Treviglio, universitari ex Salesiani, e uno di Caravaggio, operaio metalmeccanico, si resero protagonisti del primo episodio di furto del Bambinello in città, che fece molto scalpore. Scavalcato lo steccato, il trio si era intrufolato nel plastico fra risate e sberleffi. In preda all'euforia uno dei tre si era anche sostituito al Bambinello mentre gli altri due lo immortalavano col telefonino. Poi, prelevata la statua di Gesù, si erano allontanati convinti di averla fatta franca. Non avevano però fatto i conti con le telecamere installate proprio in piazza Manara. L'occhio elettronico aveva ripreso tutta la scena e le immagini erano finite dritte al comando della Polizia locale, dove un agente le aveva visionate in diretta. Immediata dunque la segnalazione alla pattuglia, che ha fermato il trio all'entrata di un bar del centro.

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