Tra documenti e uffici

L’odissea burocratica di Mauro per una insegna per il suo pub

L’odissea burocratica di Mauro per una insegna per il suo pub
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Quella di Mauro Lamassa, gestore del nuovo locale Sky Garden di Nembro, è una battaglia della quale si vede l’inizio ma non la fine. Il pub è operativo dal 14 settembre, ma l’insegna ancora non c’è. Documenti, planimetrie, progetti, controlli: si naviga in mezzo al mare in burrasca della burocrazia italiana. «Ma le tasse le pago dal primo giorno», dice con amarezza.

 

 

La storia è questa. A luglio l’imprenditore prende in affitto questo locale al secondo piano di un edificio in via Stazione 2. La posizione è strategica: parcheggio pubblico, centro vicino, terrazze con vista su Piazza della Libertà. Tra un anno, proprio qui di fronte, sorgerà la nuova Tower Nembro. Si prevede il pienone. A patto che riescano a trovare il pub, naturalmente. Personalmente, mi ci sono voluti diversi minuti prima di riuscire a individuarlo. «E mi dicono tutti la stessa cosa – conferma il gestore –. Senza insegna, il pub non è visibile. Questo si traduce in forti danni commerciali. Fossimo stati al pian terreno avremmo avuto meno difficoltà. Ma al secondo piano è dura. Ho dovuto installare cartelli abusivi per indicare almeno l’ingresso del locale, sicuramente riceverò una multa, ma senza quelli come faccio? Mi tocca fare pubblicità solo con i social. Quando ho preso in affitto il locale, mi avevano detto che esisteva già un piano insegne per l’intero edificio – racconta – dunque non me ne sono preoccupato, ho pensato ai lavori interni. A fine agosto scopro che, secondo il piano, la mia insegna dovrebbe misurare 45 cm di altezza, per 3.95 metri massimo di lunghezza. Sono le stesse misure per il piano terra. Lì vanno bene, ma al secondo piano un cartello così si vede poco. Quindi mi reco in Comune, dove mi spiegano che se voglio un’insegna più grande si può fare, ma bisogna rifare l’intero piano insegne dello stabile. Non vi dico i costi. Allora ne parlo direttamente con il sindaco, proponendo un disegno più grande per la mia insegna (un metro di altezza) e spiegando le mie motivazioni. Dopo opportune verifiche – prosegue – il sindaco mi risponde che quelle misure sono troppo grandi, di cercare una via di mezzo. Molto bene allora, facciamo 70 cm. E qui salta fuori che non posso fare la richiesta cartacea, ma online. Bene, la faccio. Ma no, non posso, manca l’autorizzazione della Provincia, perché il mio locale dà sulla strada provinciale! Nessuno in Comune me l’aveva detto. Dunque altra pratica...

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo a pagina 61 di BergamoPost cartaceo, in edicola fino a giovedì 15 novembre. In versione digitale, qui.

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