Per i bianconeri in gol De Paul e Barak

L'Udinese ha molta più fame e si mangia in un boccone la Dea

L'Udinese ha molta più fame e si mangia in un boccone la Dea
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La morale? Molto semplice: se non hai la fame giusta, certe partite non le vinci mai. E per colpa degli episodi, gol improvviso e rigore sbagliato, le perdi pure. Sconfitta di misura per l’Atalanta sul campo dell’Udinese, nonostante il vantaggio di Kurtic i nerazzurri subiscono il pareggio da De Paul nel finale di primo tempo e nella ripresa vengono battuti dalla rete di Barak. Cristante, nel finale, sbaglia il rigore del 2-2 e poco dopo il Var annulla giustamente una rete di Caldara. Domenica da dimenticare per la squadra di Gasperini, senza Gomez e Cornelius il tecnico cerca il recupero con Vido e Orsolini, ma senza il giusto mordente è impossibile ribaltare partite che vengono sterilmente controllare.

 

 

Dalla tribuna al campo, senza passare dalla panchina. Anzi no. La formazione iniziale scelta da Gasperini ruota tutta intorno alla sorpresa Papu Gomez, il numero 10 nerazzurro sembrava addirittura in dubbio per la convocazione e invece viene annunciato in formazione dall'inizio con Petagna e Kurtic nel tridente: dopo il riscaldamento, nuovi fastidi al piede consigliano al tecnico di cambiare tutto e dal primo minuto gioca ancora Ilicic. Il turnover ragionato alla Dacia Arena lascia in panchina Freuler e Palomino con Castagne, Cristante, de Roon e Spinazzola in mezzo al campo e il trio Masiello–Caldara–Toloi a protezione di Berisha. Nell’Udinese, Barak e Maxi Lopez sono le due punte (panchina per Perica) mentre De Paul e Fofana sono i due fantasisti di centrocampo con Larsen e Adnan a protezione della profondità. Giornata di pallido sole alla Dacia Arena, da Bergamo sono 555 gli ospiti arrivati nel settore riservato.

 

 

La formazione orobica inizia con il piglio giusto, dopo nemmeno 30” di gioco Ilicic è già al cross e guadagna calcio d’angolo grazie ad una bella giocata, ma la palla vagante in area non viene raccolta da nessuno e l’occasione sfuma. Per una ventina di minuti abbondanti i bergamaschi praticano uno sterile possesso palla, al 25’ Spinazzola impegna Bizzarri con un cross velenoso e dopo un bel destro di Danilo da lontano (26’, para Berisha) è l’Atalanta a passare in vantaggio.

L’iniziativa vincente è di capitan Toloi, il centrale brasiliano al 29’ parte in progressione e cerca la sponda di Ilicic, ai 25 metri vede l’inserimento di Kurtic in area e il pallone nello spazio è perfetto con il numero 27 che di prima intenzione trova il pertugio e batte Bizzarri sul palo più lontano. Il vantaggio della Dea sveglia un po’ l’Udinese, al 33’ Adnan sfiora l’incrocio dei pali con una sassata da lontano (sarebbe stato un grandissimo gol) mentre al 36’ è Ilicic a servire con un gioco di prestigio Castagne, cross in mezzo e colpo di testa di Cristante sul fondo.

Nel finale di tempo, la Dea è distratta e al 39’ serve una bella parata in tuffo di Berisha per respingere la conclusione di De Paul: l’azione era stata avviata da una respinta di pugno dell’estremo di casa Bizzarri che ha liberato una punizione di Ilicic. Ad un soffio dal riposo, ingenuità clamorosa di Spinazzola che su un cross innocuo di Larsen lascia il braccio aperto e causa il calcio di rigore: dagli undici metri calcia De Paul e insacca l’1-1.

 

 

Ad inizio ripresa, la Dea non torna in campo con il piglio dei giorni migliori e per lunghi tratti la partita sembra perfino bloccata più per la strana mancanza dell’Atalanta di voglia di vincere che per grandi pericoli portati dall’Udinese. Quando ti snaturi e non dai fiato alle tue caratteristiche migliori, il rischio di prendere il gol della beffa è sempre dietro l’angolo e l’episodio, puntuale come la bolletta della luce a fine mese, è firmato Barak: il centrocampista dell’Udinese al 68’ si libera al limite dell’area di rigore, il suo sinistro è preciso ma arriva in mezzo a cinque giocatori della Dea che lo contrastano poco e gli permettono di pescare il jolly che risulterà decisivo.

Gasperini capisce l’antifona e toglie sia Petagna che Ilicic per Vido e Orsolini, l’impegno di Coppa a questo punto diventa determinante perché la squadra non riesce a mostrare quella voglia e quella grinta che servono per strappare risultati in partite scorbutiche come questa. Nel finale, un’ingenuità di Maxi Lopez che cintura Cristante regala alla Dea anche l’occasione più grande, ma lo stesso numero 4 degli orobici calcia male il tiro dagli undici metri regalando a Bizzarri una domenica da eroe a quasi 40 anni.

Tra l’85’ e l’88’ i nerazzurri hanno altre due occasioni importanti, nella prima Caldara insacca il 2-2 ma la rete viene annullata per fuorigioco dal VAR (decisione corretta) mentre poco più tardi Cristante e Orsolini rifiniscono per Vido una bella occasione che il numero 20 scarica di destro su Danilo da ottima posizione. Durante il recupero non succede più nulla, l’Atalanta perde una partita strana più per demeriti propri che per meriti degli avversari: se a questa squadra non torna la fame del campionato scorso, ripetersi sarà molto dura.

 

 

Udinese – Atalanta 2-1

Reti: 29’ Kurtic (A), 45’ Rig. De Paul (U), 68’ Barak (U)

Udinese (4-4-2): Bizzarri, Larsen, Danilo, Nuytink, Adnan, De Paul, Behrami (78’ Widmer), Ingelsson (62’ Hallfredsson), Fofana (57’ Matos), Maxi Lopez, Barak. All. Del Neri.

Atalanta (3-4-1-2): Berisha, Toloi, Caldara, Masiello, Castagne, de Roon (46’ Freuler), Cristante, Spinazzola, Kurtic, Petagna (71’ Vido), Ilicic (74’ Orsolini). All. Gasperini.

Arbitro: Rocchi di Firenze (Tegoni e Di Iorio; Forneau; Pinzani e Piccinini)

Ammoniti: 41’ Toloi (A), 55’ Castagne (A)

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