Le novità sulle aggressioni di Capodanno

Ma allora, chi è stato a Colonia?

Ma allora, chi è stato a Colonia?
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È passato oltre un mese dai fatti di Colonia delle notte di Capodanno, quando si verificarono una serie di aggressioni, molte della quali a sfondo sessuale, ai danni di giovani donne che si trovavano in piazza a festeggiare. Da quanto è emerso dalla conclusione dalle indagini condotte dalla procura, dei 73 stranieri identificati, solo tre sono profughi. Gli altri sono per lo più clandestini, originari di Paesi nordafricani quali Algeria, Tunisia e Marocco che vivono da tempo in Germania. Ci sarebbero anche tre tedeschi. Quindici persone sono state raggiunte dal provvedimento di custodia, ma di questi solo uno è accusato di reato a sfondo sessuale. Il procuratore di Colonia ha anche specificato che dei 1.054 casi denunciati, 454 erano molestie sessuali, gli altri erano tutti casi di furto di portafogli o smartphone.

 

CARNEVALE COLONIA, PIU' MOLESTIE E DUE STUPRI

 

Indagini approfondite. La verità è emersa dopo che la procura ha condotto 300 interrogatori e visionato 590 ore di video. Un’indagine necessaria dato che sin da principio alcune testimonianze delle aggredite risultavano contraddittorie e vennero ritenute prove insufficienti. Molte erano le persone che hanno fatto segnalazioni anonime e anche i numeri sui furti continuavano a variare. Quello che ha stupito dei fatti di Colonia è il ritardo delle denunce. Perché sebbene i fatti siano avvenuti nella notte di Capodanno, le prima denunce si sono avute solo alcuni giorni dopo. Al 6 gennaio la polizia ne aveva raccolte un centinaio, ma grazie anche al clamore mediatico che si è sviluppato attorno alla vicenda, nell’arco di un mese il numero si è moltiplicato di dieci volte. Adesso, con i dati snocciolati dalla Procura, che in un primo momento sono stati male interpretati perché si era pensato che ci fossero solo tre stranieri tra gli aggressori, mentre invece si trattava di tre richiedenti asilo e di moltissimi stranieri residenti, anche se clandestinamente, in Germania. Probabilmente persone non integrate, o semplicemente delinquenti comuni come se ne trovano ovunque.

Polemiche xenofobe. Le aggressioni di Colonia, tuttavia, hanno prestato il fiano alle polemiche relative alle politiche di accoglienza messe in atto dalla Germania nei confronti dei rifugiati e dei richiedenti asilo. Di qui la decisione della cancelliera Angela Merkel di cambiare la propria politica di accoglienza sui migranti e di introdurre una modifica alla legge sul diritto di asilo, in modo da espellere più facilmente coloro che compiono reati. Inoltre proprio le Merkel è il politico europeo che più di ogni altro ha fatto affinchè venissero affidati alla Turchia un’enormità di fondi europei per gestire il flusso dei migranti che, per lo più dalla Siria, cercano di raggiungere l’Europa.

 

 

Merkel contestata. Da quando, nei giorni successivi a Capodanno, la stampa tedesca e internazionale ha cominciato a dare conto dei fatti, si sono moltiplicate le aggressioni ai danni di migranti e dei centri che ospitano i rifugiati. Il sentimento di sospetto nei confronti dello straniero è diventato una costante. Il governo tedesco da subito ha invitato la gente a non fare di ogni erba un fascio, ma è un dato di fatto che la popolarità di Angela Merkel è caduta in picchiata. In particolare, a cavalcare questo malcontento della popolazione è stato il partito di ultradestra Pegida, che ha organizzato una serie di manifestazioni per dire no ai profughi e no agli immigrati. La marcia più grande, tuttavia, è stata interrotta dalla polizia in seguito all’aggressione di alcuni agenti da parte dei manifestanti. Alcune delle 1700 persone presenti hanno tirato petardi e bottiglie a giornalisti e polizia, che ha risposto con cannoni ad acqua e lacrimogeni.

Febbre di autodifesa. Uno dei risultati delle violenze di Colonia è stato il fenomeno dell’autodifesa. Sono molte, infatti, le donne che hanno deciso di attrezzarsi con dispositivi in grado di rilasciare una scarica elettrica. In particolare è di molto aumentata la vendita delle pistole stordenti. Anche se la febbre dell’autodifesa aveva preso avvio prima di Capodanno, in modo particolare a settembre, quando è cominciato il fenomeno delle migrazioni di massa. Comunque sia, Colonia, da Capodanno, è diventata la città simbolo della paura dello straniero. Anche durante le celebrazioni per lo storico Carnevale, si sono verificate aggressioni a sfondo sessuale, nonostante l'imponente dispiegamento di forze. Ma in questo caso ad aggredire le donne sono stati cittadini tedeschi.

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