I consigli degli esperti

Il maledetto mal di testa da vacanza e quel che bisogna fare per evitarlo

Il maledetto mal di testa da vacanza e quel che bisogna fare per evitarlo
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Anche il relax ha i suoi effetti collaterali. Il riposo si potrebbe infatti associare alla noia, compagna dell’ozio e dell’inedia, accettabili per qualche giorno ma poi anche più stancanti della stessa fatica. Ma non è tutto: perché la vacanza può essere anche accompagnarsi a mal di testa. Come è possibile, se in villeggiatura si lasciano a casa stress e tensioni, problemi e grattacapi? La colpa, dicono gli esperti, è soprattutto di ritmi più rallentati, di cambiamenti dello stile di vita, dei viaggi scomodi e di qualche vizietto, ad esempio alimentare.

La cefalea da vacanza. Dunque, troppo riposo fa male. Se non al fisico in generale, alla testa certamente sì. Prima ci sono i preparativi, le prenotazioni e le valigie, poi le code in auto, i viaggi in aereo, le ore di sonno sacrificate o aumentate, le trasgressioni alimentari in cibi e quantità diversi dalla norma. E a fare le spese di tutto questo, strano a dirsi ma è proprio così, è anche la testa, che si lamenta con una bella cefalea: martellante, ingravescente, trafittiva, episodica, che può iniziare nei primi giorni o quelli appena precedenti della vacanza e non affievolirsi nemmeno una volta giunti alla meta. Alla base di tutto, dicono gli esperti, c’è un cambiamento climatico, solare e temporale, associato allo stile di vita e alle abitudini alimentari o di riposo, di norma troppo repentino, che non lascia all’organismo il tempo di adattarsi adeguatamente. Un disturbo, quello della cefalea, che molti italiani avvertono già nel weekend, quando si alterano i ritmi e metabolismi biofisici, e che ritorna anche in vacanza, in maniera più grave e ricorrente in quello che dovrebbe essere invece il periodo più in salute e rilassante dell’anno. Perdendo così in bellezza e tranquillità.

 

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I cambiamenti più critici. Intanto ci sono le temperature, spesso ad aria condizionata, con uno sbalzo mal tollerato da fisico e testa tra ambienti interni ed esterno; poi si aggiunge il fattore luminoso, con l’allungamento delle giornate, che invita a protrarre il tempo di veglia rispetto a quello del sonno. Ci si mettono pure la postura, spesso scorretta nei lunghi viaggi, come capita in aereo, e che impatta sulla zona del collo e delle spalle scatenando il mal di testa da cervicale o peggio da aeroplano, associato all’alta quota, inaugurato con l’atterraggio del velivolo e sperimentato dall’87 per cento di italiani volanti. E gli orari posticipati, con il primo caffè della giornata ritardato rispetto alla quotidiana tabella di marcia che in soggetti predisposti può avere un effetto anti-emicrania, ma che così facendo patisce l’astinenza da caffeina, fino alla complicità della colazione ritardata o saltata. La quale, allungando troppo la distanza tra il pasto serale e quello mattutino, potrebbe indurre un effetto digiuno anch’esso mal tollerato dalla testa. Infine la dieta, diversa da quella normalmente consumata, perché più piccante, abbondante, etnica e chissà che altro che si fa sentire. Il mix di uno o più fattori originerebbe così un mal di testa prevalentemente tensivo, occasionale ma non per questo meno disturbante, doloroso e fastidioso.

 

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Come prevenire o evitare il mal di testa da vacanza. Preoccupati che il cerchio alla testa possa rovinare le vostre vacanze? Il rimedio o la prevenzione, state tranquilli, c’è. Prima della partenza, è bene riposare un po’ di più e concedendosi qualche piccola pausa, mentre durante il viaggio, lungo o breve che sia, è consigliato proseguire una dieta sana e nutriente, evitando soprattutto di saltare la prima colazione che deve essere ricca di zuccheri, subito disponibili. Mangiate cioè miele, marmellata e frutta, innanzitutto. Giunti alla meta, rilassatevi gradualmente per non indurre cambiamenti repentini nel fisico, ovvero mantenete ritmi sonno-veglia regolari, perché anche troppo riposo per chi non è abituato potrebbe esser causa di mal di testa; non alterate le abitudini alimentari e mangiate normalmente, con qualche strappo alla regola una tantum; fate attività fisica, anche lunghe passeggiate all’aperto sono sufficienti per adattare l’organismo a nuovi ritmi, o dedicatevi ad attività ricreative, benefiche per il passaggio dagli stress lavorativi a un ritmo impegnato ma vacanziero, comunque nemico della totale sedentarietà e dell’ozio.

 

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Il rimedio-anti-mal di testa. Anche i farmaci talvolta sono necessari e indispensabili. Così se la regolarità della vita vacanziera non fosse sufficiente a ridurre il mal di test, nel kit farmacologico non dimenticate di includere anche qualche cachet, un anti-emicranico insomma. Non attendete che il dolore si faccia intenso prima di agire, ma prendete tempestivamente un antinfiammatorio a basso dosaggio. Come l’Ibuprofene, ad esempio, che risponde efficacemente e in tempi rapidi all’esigenza di controllo sugli episodi cefalgici, mantenendo un altro profilo di sicurezza.

Riassumendo. Per una vacanza in relax, libera da mal di testa, gli esperti raccomandano di ‘prendersi cura’ dell'alimentazione con cibi sani, mediterranei, ricchi di tutti i principi nutritivi e bevendo molta acqua che contribuisce alla corretta idratazione, combattendo così anche possibili stati emicranici, di fare dei bei sonni senza tuttavia esagerare in risposo, di praticare  attività fisica, cercando di vivere il tempo libero in moderato relax.

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