Mamme, guardate che i piatti è meglio lavarli a mano

La manualità vince sulla tecnologia, almeno in tema di igiene e di lavaggio dei piatti. Stando ad un recente studio condotto dall'Università di Göteborg in Svezia e pubblicato sulla rivista Pediatrics, infatti, lavare i piatti a mano piuttosto che con le modernissime ultra pulenti e lucidanti lavastoviglie abbasserebbe il rischio di allergie, da quelle respiratorie a quelle cutanee.
Lavare i piatti a mano è più conveniente. In termini economici sicuramente, perché consente un risparmio sulla bolletta dell’energia elettrica (che di questi tempi non guasta), ma soprattutto di salute, perché lasciare sulle stoviglie qualche minima traccia di sporco e grasso che significa in buona sostanza la presenza di microrganismi che tanto spaventano le mamme farebbe invece solo del bene dei bambini. Quegli esserini, invisibili a occhio nudo e tanto screditati dalla mania della pulizia, potenzierebbero infatti le difese ed il sistema immunitario mettendo i piccoli maggiormente al riparo dalla possibilità di sviluppare diversi tipi di allergie, quali asma, febbre da fieno, riniti, ma anche eczemi. A dirlo sono alcuni ricercatori svedesi dopo una attenta analisi condotta su un gruppo di 1000 bambini che vivevano in contesti ambientali e nutrizionali diversi.
Lo studio. Per arrivare a questa conclusione gli esperti hanno raccolto diverse informazioni sulle abitudini igieniche dei genitori: ovvero il tipo di cibi proposti ai figli, per esempio se nella dieta venivano introdotti cibi fermentati come lo yogurt; i luoghi preferiti per acquisto degli alimenti, vale a dire prodotti di filiera o di fattoria o di piccola distribuzione locale ma anche abitudini domestiche quali appunto l'uso della lavastoviglie o il lavaggio a mano dei piatti. Informazioni, tutte, che hanno consentito di mettere a confronto sistemi e abitudini dal punto di vista della pulizia profonda, per valutarne gli effetti protettivi sulla salute.
Ne è emerso che i bambini meno tutelati igienicamente avevano anche un rischio minore di ammalarsi di allergie. In particolare in merito alla pulizia delle stoviglie è stato possibile osservare che il 23 percento dei bambini provenienti da famiglie in cui i piatti erano lavati a mano soffriva di eczema, percentuale che saliva al 38 percento nelle famiglie più tecnologiche. Risultati analoghi sono stati rilevati per l’asma: 2 percento di casi fra i bambini allevati con piatti lavati a mano contro il 7 percento fra quelli avvezzi a mangiare in piatti lavati in lavastoviglie. Numeri, in buona sostanza, che hanno fatto concludere ai ricercatori che in media lavare i piatti a mano riduce del 43 percento il rischio di allergie.
E quindi? Non è stata certo scoperta l’acqua calda, ovvero che l’uso diffuso, soprattutto nel mondo occidentale, di detergenti e il ridotto contatto con ambienti rurali ed animali avrebbe ridotto le capacità di interazione del sistema immunitario con i batteri più comuni, alterandone il funzionamento e predisponendolo a una maggiore sensibilità verso gli allergeni.
La particolarità è che si può applicare la stessa logica anche alla questione piatti: lavarli nell’elettrodomestico dimezzerebbe sensibilmente la quota di batteri presenti sulle stoviglie rispetto al lavaggio a mano e quindi anche la quantità di microrganismi con cui veniamo a contatto. Tuttavia lo studio metterebbe in guardia le mamme dall’errata teoria dell’igiene troppo accurata, lasciando libero il bambino di avere a che fare anche con lo sporco, come ad esempio giocare al parco con le mani nella terra e magari di mettersele pure una volta tanto in bocca.
Prossimi passi della ricerca. Naturalmente è presto per dire che basta evitare la lavastoviglie, fra le abitudini quotidiane, per ridurre il rischio di sviluppare allergie, ma il legame riscontrato tra i due fattori, vale a dire che i batteri lasciati sui piatti possono insegnare al corpo a tollerare l’ambiente esterno e a difendersi, sembra abbastanza solido. Tanto che ora i ricercatori stanno cercando di trovare fonti di esposizioni microbiche innocue e che possono essere abbastanza buone per ridurre allergie nei bambini. Resta però anche un’altra questione aperta a cui varrebbe la pena di rispondere: come mai, ad esempio, lavare i piatti a mano sembra proteggere di più contro le condizioni della pelle che contro il prurito agli occhi o al naso? Chissà se il dilemma sarà mai risolto.