Mancata zona rossa in Val Seriana, il Codacons annuncia un esposto contro la Regione
Un esposto alla Procura per fare luce sulla possibile responsabilità penale legata alla non imposizione della zona rossa in Val Seriana. È quanto ha annunciato di voler fare il Codacons, dopo che l'Istat ha dimostrato il diverso impatto in termini di decessi avuto dal virus nella zona rossa del Lodigiano e nei Comuni di Nembro, Alzano e Albino, dove la tanto invocata zona rossa non è mai stata posta, invece.
«Sempre più evidenti le responsabilità della Regione Lombardia dovute alla mancata attivazione della Zona Rossa nel bergamasco - scrive l'associazione a tutela dei consumatori -. Dapprima l'ammissione dell'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, che in un'intervista ad Agorà su Rai3 ha affermato: "Avremmo potuto farla noi? Ho approfondito e effettivamente c'è una legge che lo consente". Una decisione, anzi mancata decisione, che ha avuto conseguenze terribili».
Codacons cita poi i dati sui decessi riportati nei giorni scorsi dall'Istat: «Si tratta di dati provenienti da un campione di comuni (122 quelli bergamaschi, 32 quelli lodigiani), non completo ma molto utile a confrontare quello che è successo nei due territori. Nei comuni di Nembro, Alzano e Albino (in tutto 43 mila abitanti) i decessi complessivi sono passati da 51 (2019) a 431, cioè +745%. Nei sette comuni (47 mila abitanti) su dieci dell’area rossa lodigiana in cui l’Istat ha effettuato le rilevazioni, il totale dei morti è passato in un anno da 65 a 305: la crescita è del 369%. Si tratta di numeri enormi e le percentuali invitano a riflettere: +745% contro +369%. I morti in Val Seriana sono cresciuti del doppio rispetto al Lodigiano, impossibile non partire da qui per chiedersi cosa sarebbe stato con una zona rossa nella bergamasca».
Per questo motivo, spiega il presidente dell'ente Marco Donzelli, «presenteremo un esposto alla Procura della Repubblica, chiedendo che venga indagata la possibile responsabilità penale della Regione Lombardia sulla mancata istituzione della zona rossa nel bergamasco». Donzelli aggiunge poi che i dati sui morti «sono difficili da commentare. Sono cifre di cui è difficile rendersi conto se non si è vissuto in prima persona quanto successo. Ma ci sono della responsabilità e queste responsabilità è giusto che vengano messe alla luce, perché i cittadini del bergamasco vogliono avere delle risposte».