Mancati rimborsi, in aula la prima class action in Italia contro Ryanair
L'associazione Codici ha portato avanti la causa contro la compagnia aerea, accusata di scorrettezza a seguito dei voli annullati a novembre-dicembre 2020 causa Covid
Con una nota, l'associazione Codici-Centro per i diritti del cittadino fa sapere che domani, mercoledì 14 aprile, a Milano si terrà la prima udienza relativa alla class action nei confronti di Ryanair, per gli ostacoli posti dalla compagnia aerea ai passeggeri sui rimborsi.
La questione verte in particolare sui voli tra il 6 novembre ed il 3 dicembre 2020, che molti passeggeri furono costretti ad annullare, per via dei divieti di spostamento tra regioni imposti dal governo, con lo scopo di contrastare la diffusione del coronavirus. I consumatori avevano chiesto allora un rimborso alla compagnia, che però in molti casi aveva invece risposto offrendo riprotezioni su altri voli o voucher di spesa come riparazione.
«Molti consumatori si sono trovati nelle condizioni di non poter partire. Invece di riconoscere la sopravvenuta impossibilità della prestazione dovuta, restituendo le somme spese per i biglietti, Ryanair si è resa protagonista di una pratica commerciale scorretta, negando i rimborsi ai consumatori. Semplicemente assurdo, oltre che ingiusto» ha affermato Ivano Giacomelli, Segretario nazionale di Codici.
«Abbiamo inviato diverse diffide alla compagnia aerea – aggiunge Stefano Gallotta, Responsabile Trasporti e Turismo di Codici – ed a novembre Enac ha inviato un richiamo al rispetto dei diritti dei passeggeri con l’obbligo di rimborso del biglietto ai passeggeri che non potevano usufruire dei voli a causa delle restrizioni antiCovid19. Ciò nonostante, Ryanair ha continuato a negare i rimborsi, proponendo in alcuni casi voucher e riprotezioni su altri voli. Un comportamento scorretto, inaccettabile considerando anche la crisi economica innescata dalla pandemia».
Ryanair infatti secondo l'associazione avrebbe dovuto riconoscere la mancata erogazione del servizio, provvedendo così a rimborsare tempestivamente i cittadini invece che proporre soluzioni alternative, che peraltro non erano mai state richieste da questi ultimi.
Da qui la class action promossa da Codici che domani approderà in tribunale. Nel frattempo i responsabili, oltre a ricordare che l'adesione all'iniziativa è ancora aperta, informa che i passeggeri in difficoltà con i rimborsi per il periodo interessato possono scrivergli all'indirizzo segreteria.sportello@codici.org oppure telefonare al numero 06.55.71.996.