Situazione assurda

A processo per atti osceni al parco Suardi: si abbassa la zip pure davanti al giudice

Si tratta di un senegalese di 29 anni con già dieci denunce a carico. Disposta l'espulsione, ma intanto è libero (e potrebbe dileguarsi)

A processo per atti osceni al parco Suardi: si abbassa la zip pure davanti al giudice
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In aula ieri mattina (lunedì 25 settembre) c'è finito per l'ultimo episodio, quello di sabato scorso, quando al parco Suardi a Bergamo si è abbassato i pantaloni davanti a bambini e genitori, per poi commettere atti osceni. Ad accorgersene per prima una madre, che si era messa a urlare intimandogli di smetterla e allontanarsi, ma si è limitato a spostarsi su una panchina lì vicino, continuando imperterrito. All'uscita dai giardini, però, ad attenderlo stavolta c'era la polizia.

Diverse denunce a carico

Al processo per direttissima A.S.B., senegalese senza fissa dimora, 29 anni, incensurato ma con già dieci denunce a suo carico per episodi simili, commessi da novembre 2022 a maggio 2023. Come riportato oggi (martedì 26 settembre) dal Corriere Bergamo, si trova nel nostro Paese da sette anni, dal 2016, ed è senza permesso di soggiorno. Dopo la denuncia più recente, lo si era mandato in un centro per rimpatri a Roma ma, siccome non si avevano tutti i documenti necessari per identificarlo, se n'è potuto andare ed è risbucato a Bergamo.

Si abbassa la zip anche in tribunale

La surreale vicenda, però, ha avuto il suo seguito anche in tribunale: il soggetto, infatti, con accanto il suo avvocato, a un certo punto si è abbassato la zip dei pantaloni davanti al giudice, replicando il gesto compiuto al parco. Questo lo ha quindi richiamato diverse volte, avvisandolo che se avesse proseguito avrebbe ricevuto una denuncia per oltraggio. La sentenza ha disposto il divieto di dimora nella Bergamasca e otto mesi di reclusione, come richiesto dal pm, ma commutati nell'espulsione dall'Italia per almeno cinque anni.

Il rischio che sparisca

Il problema, però, è che il volo sarà disponibile solo tra qualche giorno e, nel frattempo, l'imputato può andare dove vuole, a patto che rimanga lontano dalla nostra provincia. Potrebbe quindi sparire dalla circolazione per non farsi rimpatriare, magari spostandosi da qualche altra parte e andando avanti con i suoi comportamenti molesti, dato che sembra privo di qualsiasi freno inibitorio.

Commenti
Lucio

Per il commento di Nicola. Cosa c'entra la polizia? È stato un giudice a decidere ma penso che tu non conosca la differenza

Franco Cordiale

RINGRAZIAMO ANCHE LA " chiesa" di Bergoglio, che ci vuole INVASI e in loro balia...dietro le chiacchiere accoglientiste - arcobaleno...

Pierluigi Fumagalli

Ma tagliare le mani minimo......

Nicola

Per la polizia: tornate a fare le multe per divieto di sosta va, che riuscite a fare solo quello 🤡

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