Bergamo finisce su "Mattino Cinque" per la battaglia contro l'abbattimento degli alberi di Piazza Dante
La battaglia bergamasca contro l'abbattimento di undici alberi in Piazza Dante è arrivata anche sulle televisioni di milioni di italiani grazie a un servizio di "Mattino Cinque" di questa mattina. Il programma di Mediaset, infatti, ha affrontato la tematica del verde cittadino, mettendo a confronto la situazione di Piazza Dante e alcuni problemi analoghi riscontrati a Posillipo.
Durante la trasmissione, un'inviata ha intervistato in diretta Barbara Baraldi, che insieme ad altri cittadini si trovava in piazza per la protesta pacifica contro l'abbattimento: come si vede anche nel videoservizio diversi cittadini si sono infatti trovati in piazza per abbracciare simbolicamente gli alberi che saranno abbattuti - salvo sorprese - la prossima settimana.
Barbara Baraldi ha poi spiegato le ragioni della protesta: «Purtroppo la dura realtà sarà l'abbattimento, a meno che noi non riusciamo a cambiare le cose in questa settimana. Questi alberi sono sanissimi e fino ad oggi on ci hanno fornito alcuna perizia che dica che siano malati anche se nei giorni scorsi qualcuno legato al processo di riqualificazione ha detto che un agronomo aveva fatto una perizia, che per ora è fantasma. Stamattina ho chiamato per avere copia e poi faremo fare le indagini del caso al nostro agronomo di fiducia».
Nel servizio si vedono anche le testimonianze di alcuni cittadini, alcuni a favore della protesta, altri decisamente contrari («Si ferma il mondo per due alberi?», dice uno; «Se sono malati vanno abbattuti, altrimenti poi cadono. L'importante è che poi vengano rimessi», dice invece un altro). A tal proposito Barbara Baraldi commenta: «Qualche cittadino pensa che saranno rimessi, ma questa è la solita scusa: quando dicono che un albero è malato nell'ottanta per cento dei casi non è vero. Sanno che tanto la molta gente tanto non va a fondo, forse anche per poca conoscenza, oppure perché l'iter burocratico è lungo».
Gli abbattimenti sono conseguenza del progetto di riqualificazione di Piazza Dante, progetto che potrebbe mettere in pericolo anche la fontana del Settecento.