Medico no-vax faceva finta di vaccinare altri no-vax per fargli avere il Green Pass
Il dottore bergamasco faceva arrivare le persone all'hub e iniettava loro della soluzione fisiologica. La Procura sta indagando
di Andrea Rossetti
L’ultimo riscontro, datato fine settembre, parla di una cinquantina di medici non vaccinati su un totale di circa seimila iscritti all’Ordine provinciale. Un numero «marginale», lo ha definito il presidente dell’Ordine stesso, Guido Marinoni. Praticamente tutti, in base all’obbligo vaccinale per la categoria introdotto l’1 aprile scorso, sono stati sospesi. Tra questi, però, ce ne è uno che è andato ben oltre la scelta di non sottoporsi alla vaccinazione e che si è reso protagonista di un’azione vergognosa, sulla quale la Procura sta indagando dopo che Ats Bergamo ha sporto denuncia.
Informazioni precise, al momento, non sono state fornite. Si sa solo che il dottore in questione opera (o meglio, operava) come medico di base in Bergamasca ed è uno dei quasi cinquecento medici della nostra provincia che nei mesi scorsi hanno dato la disponibilità a eseguire le vaccinazioni anti-Covid negli hub del territorio. Ed è proprio nel suo hub di riferimento che faceva arrivare persone di sua conoscenza, tutte no-vax, e fingeva di vaccinarle, iniettandogli invece della semplice soluzione fisiologica. Il tutto per permettere a questi soggetti di ottenere il Green Pass e aggirare così la legge.
La vicenda risale ormai a qualche settimana fa e nessuno, al momento, la vuole commentare. Ad avere i primi dubbi sull’operato del medico pare siano stati dei colleghi, che hanno avvisato l’Ats. La quale, dopo aver svolto delle indagini interne e aver appurato l’effettiva condotta del dottore, lo ha prima sospeso e ha poi sporto denuncia nei suoi confronti, passando quindi la palla agli inquirenti.
Stando alle informazioni raccolte, quello messo in piedi dal medico era un vero e proprio “sistema” teso ad aggirare l’obbligo di Green Pass, inizialmente legato solo alla frequentazione di alcuni luoghi ed eventi e, da oggi (15 ottobre), attivo anche per accedere ai luoghi di lavoro pubblici e privati. E pare che non si sia limitato a fingere di vaccinare un gruppetto di suoi amici no-vax bergamaschi, ma anche no-vax provenienti da fuori provincia, venuti a sapere, probabilmente attraverso il passaparola e conoscenze comuni, della sua disponibilità a infrangere la legge.