L'operazione

Membro della mafia nigeriana arrestato in Francia: aveva vissuto a Bergamo

La Dia di Brescia lo ha trovato seguendo movimenti di denaro sospetto: adesso è al vaglio la sua estradizione

Membro della mafia nigeriana arrestato in Francia: aveva vissuto a Bergamo
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L'ultima traccia lasciata in Italia è quella a Bergamo, ma da diverso tempo si era spostato in Francia, a Bordeaux, dove è stato arrestato. Il trentenne, di origini africane, era stato condannato in via definitiva, lo scorso novembre, a 4 anni e 8 mesi dal Tribunale di Torino per reati riconducibili al 416 bis. In pratica, era un membro della mafia nigeriana.

L'organizzazione criminale

La sua associazione, "Maphite", come riportato oggi (giovedì 2 maggio) dal Corriere Bergamo, è legata infatti a una serie di reati legati a droga, estorsione, tratta di esseri umani, immigrazione clandestina, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. A questi si aggiungono i crimini commessi dall'organizzazione nel Paese d'origine, tra cui aggressioni e omicidi.

A segnalarlo in territorio francese è stata la Dia di Brescia, che seguiva una serie di movimenti di denaro sospetti, legati a probabili azioni di riciclaggio.

Sparito e ricomparso in Francia

Il soggetto, comunque, si era reso irreperibile in Italia dal 2021, con gli ultimi recapiti disponibili proprio nella nostra provincia. Tuttavia, gli investigatori sono poi riusciti a individuarlo dopo aver scoperto un'attività commerciale a lui intestata Oltralpe.

La Procura di Torino ha quindi chiesto l'estensione del provvedimento di espiazione pena, in ambito europeo, che ha permesso alle autorità francesi di effettuare la cattura. Adesso per il condannato è al vaglio l'estradizione.

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