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Arriva il 730 precompilato Tutto quello che c'è da sapere

Arriva il 730 precompilato Tutto quello che c'è da sapere
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A partire dal 15 aprile 2015 i lavoratori dipendenti e i pensionati non dovranno più compilare il modello 730: sarà l’Agenzia delle Entrate a farlo per loro. Circa 20 milioni gli italiani, dunque, potrebbero usufruire la nuova dichiarazione dei redditi precompilata, che sarà accettata dai contribuenti così com’è oppure modificata ed integrata prima dell’invio. Ecco le cose da sapere.

A chi arriverà. Il modello 730 precompilato riguarderà solo i lavoratori dipendenti e i pensionati per i quali i sostituti d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico) hanno trasmesso all’Agenzia delle Entrate la Certificazione Unica 2015 (ossia quella per i redditi percepiti nel 2014) e che hanno presentato nel 2014 il modello 730 (o il modello Unico persone fisiche o il modello Unico Mini, pur avendo i requisiti per optare per il 730). La dichiarazione precompilata sarà disponibile anche per i titolari dei redditi assimilati al lavoro dipendente quali, ad esempio, i compensi dei lavoratori soci delle cooperative e borse di studi (l’elenco completo è all’articolo 50 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi).

Come arriverà. Il modello precompilato non arriverà a casa ma dovrà essere scaricato dal sito internet  dell’Agenzia delle Entrate. Per farlo, bisognerà essere in possesso di un codice Pin che potrà essere richiesto sul sito Fisconline, oppure per telefono al numero verde 848.800.444 o, ancora, recandosi di persona in uno degli uffici territoriali della stessa Agenzia. In alternativa, per chi ne sia già in possesso, si potrà accedere con le credenziali fornite dall’Inps. Chi non è in grado di scaricare il modello online o vuole “sentirsi più sicuro”, potrà farsi aiutare dal proprio sostituto d’imposta, da un Caf (Centri assistenza fiscale, presenti su tutto il territorio nazionale) o da un commercialista (a cui si dovrà conferire una delega).

 

 

Quando arriverà. Il nuovo modello di 730 precompilato sarà disponibile a partire dal 15 aprile 2015 e dovrà essere riconsegnato entro il 7 luglio successivo. A cinque giorni dalla presentazione, l’Agenzia delle Entrate rilascerà la ricevuta ed il riepilogo dati contabili.

Quali sono i dati già inseriti. Ogni anno, le aziende datrici di lavoro o l’Inps comunicheranno i redditi da lavoro o da pensione del contribuente direttamente all’Agenzia delle Entrate, che poi li inserirà nel modello precompilato. Nel 730 saranno già calcolati anche i redditi dei fabbricati (sulla base dei dati catastali) e tutte le detrazioni Irpef che il fisco già conosce, ad esempio quelle da pensione, per figli o familiari. Saranno incluse anche altre detrazioni: la previdenza integrativa, gli interessi passivi sui mutui o le polizze sulla vita (i dati verranno determinati direttamente dal fisco, sulla base delle informazioni inviate ogni anno all’Anagrafe Tributaria dalle banche, dalle compagnie assicurative o dagli enti previdenziali).

E le spese sanitarie? Nel 2015 non saranno, invece, incluse nel 730 precompilato le detrazioni che spettano al contribuente per le spese sanitarie. Per farsele riconoscere è, dunque, necessario andare ad un centro di assistenza fiscale e chiedere di integrare la dichiarazione. A partire dal 2016, però, anche questo tipo di detrazione sarà inserito nel modello precompilato direttamente dall’Agenzia delle Entrate, grazie ai dati raccolti dalle farmacie, dai medici e dalle Asl attraverso le tessere sanitarie elettroniche.

E se i dati sono sbagliati? Il contribuente potrà decidere se accettare la dichiarazione dei redditi così come proposta oppure modificarla, rettificarla o integrarla (ad esempio se ci sono degli errori nei dati, o se si ritiene di aver diritto a detrazioni e deduzioni che non sono state riconosciute). Il contribuente può farlo da solo attraverso internet (cliccando sull’opzione Integra il tuo 730), oppure chiedendo aiuto a un Caf o ad un commercialista. Chi ritiene, invece, che tutti i dati precompilati siano corretti non dovrà far altro che selezionare l’opzione Accetta.

 

 

Quali sono i controlli. «Se il 730 precompilato viene presentato senza effettuare modifiche, direttamente tramite il sito internet dell’Agenzia delle Entrate oppure al sostituto d’imposta, non saranno effettuati i controlli documentali sugli oneri detraibili e deducibili», questo è quanto stabilito dalle note diffuse dall’Agenzia. Se la dichiarazione precompilata viene presentata al Caf o a un professionista, invece, indipendentemente dal fatto che siano state o meno effettuate delle modifiche, scatteranno i controlli del fisco su detrazioni e oneri deducibili, che però riguarderanno gli stessi Caf o i professionisti che hanno materialmente presentato la dichiarazione precompilata.

È obbligatorio? No, il contribuente potrà scegliere se utilizzare il modello precompilato o presentare il vecchio modello 730 cartaceo. I contribuenti per i quali è disponibile la precompilata possono anche scegliere di presentare l’UNICO invece del 730.

Ancora dubbi? Per chiarire ogni dubbio sul nuovo modello 730 precompilato l’Agenzia delle Entrate ha lanciato una campagna informativa con tanto di video tutorial su Youtube. Il nuovo sito, inoltre, contiene una vera e propria guida che accompagna il cittadino nel nuovo percorso della dichiarazione dei redditi: sono indicati i passi da seguire e  le risposte alle domande più frequenti. Per chi non ha dimestichezza con internet, invece, è stato creato il numero verde 848.800.444.

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