Merce scaduta, ammuffita e contenente insetti: due negozi chiusi a Romano
Si tratta di due minimarket “etnici”: incredibile la collezione di norme igieniche infrante

Gli agenti di polizia locale del Nucleo Accertamenti Ambientali e Benessere Animali di Romano di Lombardia, con gli ispettori dell’Ats di Bergamo, hanno effettuato controlli mirati su minimarket etnici di prodotti alimentari e non di Romano di Lombardia. E ci hanno preso, come riporta PrimaTreviglio.
In un primo negozio l’ispezione ha rivelato condizioni igieniche estremamente carenti, inadeguate alla conservazione e alla vendita di generi alimentari. Sporcizia accumulata da tempo era presente sia sugli scaffali che sugli stessi prodotti, mentre il pavimento risultava ricoperto da uno spesso strato di polvere, residui di cibo e ragnatele. Inoltre, sono state individuate tracce di escrementi di roditori. Alcuni articoli in vendita riportavano date di scadenza superate da circa due anni, mentre altri erano privi delle informazioni obbligatorie in lingua italiana per i consumatori.



Alla luce della possibile presenza di infestanti nei locali, è stata disposta la chiusura immediata dell'esercizio e la distruzione di tutti gli alimenti non conformi.
Un secondo controllo ha riguardato un supermercato, il cui titolare è stato deferito alla Procura della Repubblica per la vendita di prodotti in pessimo stato di conservazione. Gli agenti hanno infatti rinvenuto sugli scaffali diversi dolciumi coperti di muffa. Gli alimenti compromessi sono stati immediatamente ritirati dal commercio.
«La tutela della salute pubblica e la sicurezza dei cittadini sono obiettivi fondamentali della nostra amministrazione - ha dichiarato il sindaco Gianfranco Gafforelli -. Desidero rassicurare la comunità sul nostro impegno costante nel garantire che gli esercizi commerciali rispettino le norme igienico-sanitarie. Ringrazio la polizia locale e gli ispettori dell’Ats per il loro intervento tempestivo e invito tutti i cittadini a segnalare eventuali situazioni sospette. Solo collaborando possiamo assicurare un ambiente più salubre e sicuro per tutti».
È vero che il nome degli esercenti è tutelato dalla così detta privacy, ma così resta un articolo... ipocrita... La vera tutela si cittadini è segnalare il nome del negozio, via e numero civico....siamo proprio il paese del che si volta dall'altra parte...
Dobbiamo conoscere il nome dei negozi comunque un grazie alle Forze dell'ordine ,sarebbe giusto intensificare i controlli.
Leggo nell' articolo: " a tutela della salute pubblica e per la sicurezza dei cittadini." Sarebbe opportuno per i motivi sopracitati, un giretto al sottopassaggio di servizio ai binari della stazione per verificare come è ormai diventato l' insalubre e insicura latrina, a disposizione dei disagiati e molestatori residenti della stazione. Il tutto già segnalato più volte negli ultimi anni. Risultato: nessun intervento, nessun rimedio.
Più controlli e pubblicità dei nomi dei negozi Tutti debbono conoscere.
Apprezzo il lavoro svolto dalle autorità competenti e spero che le persone coinvolte capiscano che è per il bene di tutti quello che fanno