A mezzanotte c'è il Super Bowl La sfida tra Brady e Russell Wilson

Ci vogliono le palle. Perché il football non è uno sport per signorine. E figurati quando tutta l'America si ferma e ti punta gli occhi addosso. Questo Superbowl verrà ricordato (anche) per il DeflateGate, lo scandalo delle "palle sgonfie". In pratica i New England Patriots sono stati accusati di avere usato dei palloni non regolamentati durante la finale dell'American Conference contro gli Indianapolis Colts (ovviamente stravinta). Un sacrilegio perché nel football le regole sono davvero molto rigide. Il colpevole sarebbe Tom Brady, il quarterback dei Patriots, che prima ha definito la cosa "ridicola" e poi, attenzione attenzione, se n'è uscito così: «Questo non è l'Isis. Nessuno sta morendo».
Stanotte (a mezzanotte qui da noi) i Pats affrontano i Seattle Seahawks per la finale numero 49 della storia. È il Superbowl più costoso di sempre per chi ci è voluto andare di persona. I biglietti hanno raggiunto gli 8.400 dollari l'uno, e per fortuna che ci siamo perché altrimenti il prezzo sarebbe cresciuto ancora. A parte i 100mila allo stadio di Phoenix, la partita la vedranno 100 milioni di persone. Hanno calcolato che stasera verranno ordinate, più o meno, 12,5 milioni di pizze. Ma vale molto più di una bufala la super sfida tra Brady e l'altro quarterback, Russell Wilson. Tom è quello strapagato. Guadagna 26,5 milioni di dollari a stagione, ha 37 anni e ha già vinto il Superbowl tre volte (quella di stasera è la sesta finale). Adesso sogna il quarto titolo, cosa che nemmeno a Joe Montana - l'idolo di Tom - è riuscita.
Quando Tom vinceva il suo primo Superbowl, nel 2002, Russell aveva 13 anni e lo guardava in tivù. L'anno scorso è toccato a lui trascinare i Seahwks contro Denver. Wilson ha mostrato al mondo il suo incredibile talento. Correre, lancia bene, ha fiato. Intercetta. Se questa sera dovesse vincere il titolo in Arizona, diventerà il più giovane quarterback a conquistarne due di fila. Quest'anno nella finale di conference, contro Green Bay, Wilson ha giocato da schifo fino all'ultimo quarto. Gli è bastata una scintilla per ridare a quelli di Seattle il Superbowl. Alla fine si è messo in ginocchio a pregare e a piangere. «Perché non posso essere considerato il miglior quartrback?", aveva chiesto ai giornalisti lo scorso aprile. "Adesso non lo sono. Ho una lunga strada davanti a me. Un giorno, che ne sai?».
Oggi è soltanto il giorno del Superbowl. I Pats di Brady sono favoriti. Ma c'è di mezzo lo scandalo dei palloni sgonfiati, che secondo molti ex grandi quartrback avrebbe dato una mano al campione dei New England. «È troppo esperto. Non poteva non sapere». Il caso è arrivato fino alla Casa Bianca. Hanno chiesto a Obama di prendere una posizione ufficiale sulla faccenda, ma è arrivato un bel no comment. In compenso Joe Biden, il vicepresidente, ha dichiarato alla Nbc che a lui «le palle più morbide piacciono». Nel football i palloni devono essere gonfiati tra le 0,85 e le 0,92 atmosfere e devono pesare tra i 396,9 e i 425,2 grammi. Sembra i Patriots avessero 0,13 atmosfere in meno del valore minimo. «Non sappiamo ancora abbastanza per dire chi è responsabile e per stabilire se ci sono state infrazioni», ha sottolineato Roger Goodell, il commissario della Nfl.