Visitare Milano con soli 3 euro Ecco come (scegliete bene il giorno)

Ammetto che l’idea di passare la propria giornata libera a Milano, tra metropolitane, turisti cinesi, tram e piccioni potrebbe sembrare poco allettante, ma questa mini guida vi da almeno una buona ragione per decidere di prendere la macchina, venire nella City e godervela: sarà una giornata a costo (quasi) ZERO.
Quando andare. La data non è negoziabile, dovete venire la prima domenica del mese (quale mese potete sceglierlo voi), il perché è presto detto: i musei sono a ingresso gratuito.
Come arrivare. Il tour parte da piazza Duomo e il metodo più veloce per raggiungerla e con la metro rossa (M1); lasciate la macchina a Sesto Marelli e da li, via metro, in 18 minuti cronometrati scendete alla fermata Duomo (costo del biglietto € 1,50). Uscite dalla scalinata centrale, subito alla sinistra dei tornelli, ed ecco davanti ai vostri occhi il Duomo di Milano.
Prima tappa. Chiudete la bocca, dribblate i venditori ambulanti, state attenti alle planate assassine dei piccioni e imboccate la Galleria Vittorio Emanuele II (non potete mancarla, è alla vostra sinistra e sulla sommità campeggia la scritta A Vittorio Emanuele II. I Milanesi); senza saperlo siete entrati in quello che è da considerarsi uno dei primi esempi di centro commerciale della storia. La Galleria, in tipico stile neorinascimentale, è stata terminata nel 1878, ma a voi apparirà come una signorina, grazie alla magnifica opera di make-up che le hanno riservato. Costituita da due bracci con un impianto a forma di croce è lunga 196 metri in direzione nord-sud e 105,5 metri in direzione est-ovest. Percorretela dando uno sguardo veloce ai negozi e ai bar che la affollano (se volete che la gita rimanga a costo quasi zero, non provate a sedervi!) e in un attimo vi troverete nell’ottagono che si forma all'incrocio dei bracci. Guardate in alto, sopra di voi scoprirete una delle meraviglie di Milano: una cupola in vetro e ferro alta 47 metri, adagiata su quattro mosaici a forma di mezzaluna che raffigurano Europa, Africa, Asia e America. Fate una giravolta veloce veloce sui… del Toro (dicono porti bene), riprendete la marcia, uscite dalla galleria ed eccovi in piazza della Scala. Sulla vostra destra palazzo Marino (costruito nel 1563 dal banchiere genovese Tommaso Marino è oggi sede dell'amministrazione comunale), al centro della piazza la statua raffigurante Leonardo da Vinci e nel lato opposto la Scala.
Seconda tappa. Se il tempo è bello sedetevi qualche minuto sulle panchine alla base della statua di Leonardo, godetevi i concerti gratuiti che vengono spesso improvvisati e recuperate le forze. Ora che siete belli freschi, attraversate la piazza, costeggiate la Scala (lasciandola sulla vostra sinistra), girate in via Giuseppe Verdi (che confluisce in via Brera) e, andando sempre dritti per circa 600 metri, arriverete alla seconda tappa del vostro tour: la Pinacoteca di Brera. La Pinacoteca, fondata nel 1776 con decreto dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria, espone una delle più celebri raccolte di pittura italiane, specializzata in pittura veneta e lombarda è collocata nell'omonimo palazzo di Brera. Varcato il portone d’ingresso, si apre davanti a voi un cortile circondato da un porticato su due piani, al cui centro è situato il monumento ideato da Antonio Canova raffigurante Napoleone I (se volete vedere l’originale vi tocca andare a Londra e non so se ce la fate a costo zero). Entrate, perdetevi tra i dipinti, godetevi la visita e se potete fermatevi qualche minuto davanti al “Il Bacio” di Francesco Hayez (stupendo nient’altro da dire). Altri due capolavori immancabili sono la “Cena di Emmaus” di Caravaggio e il “Cristo Morto” di Andrea Mantegna (cercateli e non ve ne pentirete).
Terza tappa. È ora di andare; lasciate la Pinacoteca, ripercorrete via Brera in direzione opposta e girate a destra in via dell’Orso. Percorretela fino a piazza Cairoli, date uno sguardo veloce al Castello Sforzesco e imboccate sulla vostra sinistra via Dante sino in piazza Cordusio. Da lì andate sempre dritto in via Orefici e prima di rientrare in piazza Duomo girate a destra in via Torino. In questa Via, conosciuta dai più per lo shopping, troverete il più bel gioiello nascosto di Milano: al civico 17 vi apparirà l’anonimo ingresso della Chiesa quattrocentesca di Santa Maria presso San Satiro progettata dal Bramante. Il progetto iniziale della Chiesa prevedeva una base a “croce”, con un corpo longitudinale a tre navate e un maestoso abside di 9 metri e 70 di profondità. Purtroppo, al momento di costruire, la diocesi non ebbe i necessari permessi e lo spazio per l’abside venne ridotto drasticamente. Bramante non si fece scoraggiare dalle difficoltà e decise riportare in scala le stesse misure che aveva previste in origine, realizzando un finto abside profondo 97 cm. Il capolavoro, che merita da solo la visita a Milano, è la prospettiva venutasi a creare: 97 cm che sembrano metri.
Quarta (e purtroppo ultima) tappa. Tornate in piazza Duomo, dirigetevi verso l’ingresso, ma non entrate. Il vostro obiettivo è il palazzo in vetro, sulla destra del Duomo, che è il Museo del Novecento. Il museo è grande, bello e vederlo di corsa è un peccato. Quindi il consiglio è di entrare, percorrerlo velocemente sino all’ultimo piano, dove tra quadri e sculture avrete la più bella vista gratuita del Duomo. Li, davanti a voi, vi apparirà ancora più bello del solito. Era questo l’obiettivo: farvi arrivare ormai al tramonto, con la piazza illuminata, e la Madonnina davanti ai vostri occhi (e mi raccomando al museo del Novecento dovete tornarci, perché è stupendo). La giornata è finita, riprendete la metro e tornate alla macchina. E lì, seduti sul sedile, vi accorgerete che oltre a non aver mangiato è stata una giornata bellissima che vi è costata solo € 3,00 (due biglietti della metro).