il provvedimento della questura

Minacciò con una pistola finta un barista di Selvino: Daspo Willy di 1 anno a un 51enne

L'episodio risale al 24 giugno. L'uomo, incensurato, di origine milanese, non potrà entrare o stazionare nelle vicinanze dei locali pubblici di Selvino

Minacciò con una pistola finta un barista di Selvino: Daspo Willy di 1 anno a un 51enne
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Era entrato di notte in un bar di Selvino e aveva minacciato il barista con una pistola giocattolo, poi si era allontanato dal locale. Protagonista dell’episodio, che risale al 24 giugno, un libero professionista milanese di 51 anni, incensurato, denunciato dai carabinieri per minaccia aggravata, porto abusivo di armi e percosse.

Nei suoi confronti, ritenendolo una persona socialmente pericolosa, il questore Maurizio Auriemma ha anche adottato il Daspo Willy: il cinquantunenne per un anno non potrà entrare o stazionare nelle immediate vicinanze dei locali pubblici di Selvino. In caso di violazione, potrà andare incontro alla reclusione da sei mesi a due anni e a una multa da un minimo di 8 mila a un massimo di 20 mila euro.

L’antefatto

Il cinquantunenne milanese, domiciliato nel paese sull’altipiano che domina la Val Seriana, era stato fermato dai carabinieri dopo aver buttato sotto un’automobile parcheggiata in strada la riproduzione, privata del tappo rosso, di una Beretta 92FS. I militari avevano anche perquisito l’abitazione dell’uomo, sequestrando altre due pistole giocattolo e due coltelli serramanico, con una lama lunga 12 centimetri.

Gli altri provvedimenti della Divisione Anticrimine della Questura

A luglio l’Anticrimine ha emesso nove fogli di via obbligatorio da Bergamo e da altri comuni, cui si aggiungono altri nove avvisi orali nei confronti di altrettanti individui ritenuti pericolosi, che di solito stazionano nelle vicinanze di piazzale Marconi.

Sempre nell’ambito dell’attività di prevenzione dei reati, la sezione autonoma Misure di Prevenzione del Tribunale di Brescia ha emesso, su proposta della Questura, la sorveglianza speciale con divieto di ritorno a Bergamo e provincia nei confronti di un cittadino italiano pluripregiudicato.

L’uomo, 50 anni, è ritenuto responsabile di una serie di truffe e furti, di cui uno messo a segno ai danni di una scuola dove avrebbe rubato numerosi computer. Il cinquantenne avrebbe anche incendiato alcuni cassonetti in centro città. Per queste ragioni, per i prossimi due anni, non potrà tornare in provincia di Bergamo; se lo farà verrà arrestato immediatamente.

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