Mistero di Borno, le forze dell’ordine rendono noti i tatuaggi della vittima per l’identificazione
Diverse le scritte e i disegni sul corpo della donna. L’assassino ha tentato di "cancellarli", ma gli esperti sono riusciti in parte a ricostruirli
Come ci si aspettava, gli investigatori hanno deciso di rendere pubblici i tatuaggi con scritte presenti sul cadavere fatto a pezzi, rinvenuto sabato scorso a Paline di Borno, al confine tra le province Bergamo e Brescia, dopo essere stato abbandonato a lato della strada che collega la Val Camonica alla Val di Scalve in alcuni sacchi di plastica.
Al momento si sa solo che si tratta di una donna alta circa 1 metro e 60 centimetri, del peso di 50-55 kg, capelli scuri di media lunghezza, unghie delle mani e dei piedi particolarmente curate, con l'applicazione di uno smalto di colore violetto con glitter argentati.
Gli inquirenti e le forze dell’ordine sperano di scoprire l’identità della vittima descrivendo all’opinione pubblica i numerosi tatuaggi presenti sul suo corpo, che il killer ha tentato eliminare rimuovendo la pelle. Gli esperti della scientifica, tuttavia, sono riusciti in parte a ricostruirli: c’è una scritta "Step by step" sulla caviglia destra; "wanderlust" sulla clavicola destra; "elegance is the" sulla schiena, lato destro; una porzione di disegno sul gomito sinistro; "be brave" sul gomito sinistro; "fly" sul polso destro; una "V" rovesciata sulla coscia destra; "VV" rovesciate sulla coscia sinistra; "te" sul dorso della mano sinistra. Tracce di altri tatuaggi sono visibili anche sulle dita della mano destra.
«Non si esclude la presenza di altri tatuaggi sul corpo della donna», hanno fatto sapere gli inquirenti, che hanno poi spiegato come queste informazioni vengano diffuse perché «i possibili conoscenti della donna, nonché i professionisti del settore (tatuatori ed estetiste), possano fornire informazioni utili all'identificazione». Le forze dell'ordine hanno invitato poi a contattare il numero 0364/322800 (Centrale Operativa del Comando Compagnia Carabinieri di Breno) o recarsi presso gli Uffici delle Forze dell'Ordine nel caso in cui qualcuno abbia delle informazioni.