omicidio colposo

Morte di Carminati, ci sono degli indagati. La conferma: si sapeva che il pioppo era da abbattere

Ora il fulcro delle indagini sta nel capire se si potesse prevedere la caduta dell'albero o comunque agire preventivamente. Lunedì l'autopsia

Morte di Carminati, ci sono degli indagati. La conferma: si sapeva che il pioppo era da abbattere
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Ci sono i primi indagati nel fascicolo per omicidio colposo aperto inizialmente a carico di ignoti dal pubblico ministero Paolo Mandurino a seguito della tragedia avvenuta mercoledì 17 aprile, nel pomeriggio, in via Stezzano a Bergamo, quando un pioppo abbattuto dal vento ha colpito e ucciso Ferruccio Paolo Carminati, osiense di 53 anni che era in sella alla sua moto.

La dinamica e l'autopsia

L'autopsia sul corpo, alla fine, è stata disposta per lunedì e intanto il pm ha deciso di avvalersi anche di un agronomo. Disporrà inoltre una consulenza cinematica per ricostruire la sequenza dell'accaduto, come riportato dal Corriere Bergamo.

Attualmente, sembra che  l'albero sia crollato sul cofano di un'auto su cui viaggiavano due ragazzi (fortunatamente stanno bene), che hanno inchiodato. Alle loro spalle arrivava Carminati, che per evitare la vettura avrebbe sterzato di colpo a sinistra, venendo però colpito da un grosso ramo proprio sulla testa, come dimostrerebbero le condizioni del casco, deformato. Il punto centrale per le indagini sta nel capire se si potesse prevedere la caduta dell'albero e agire preventivamente.

Andava tagliato

Quel che pare certo è che il pioppo, che si trovava sul terreno di proprietà del Crea, Centro di ricerca cerealicoltura e colture industriali, andava abbattuto. Quando, a seguito dell'incidente, il sostituto procuratore ha fatto fare un'analisi delle piante che costeggiano la strada a un agronomo e un geometra del Comune, i due esperti hanno immediatamente constatato il grave stato di degrado di diversi pioppi, colpiti da dei funghi fatali per le piante.

Non solo, il Crea sarebbe stato consapevole di questo, dato che lo Studio Gpt, nell'ottobre 2023, produsse una relazione proprio su quei pioppi. Nel documento, sette piante venivano indicate come a rischio e una, in particolare, da abbattere urgentemente. Tra questi otto pioppi c'era anche quello che è caduto costando la vita a Carminati. Il Crea si sarebbe mosso chiedendo al Comune il permesso di poter abbattere quegli alberi, ma solo a gennaio, e l'autorizzazione di Palafrizzoni sarebbe arrivata a febbraio. A metà aprile, però, ancora nulla era stato fatto.

L'appello ai testimoni

Continua intanto anche la ricerca di testimoni. Il Comando di via Coghetti sta provando a rintracciare le tre persone che hanno prestato le prime cure al centauro. L'appello è dunque quello di chiamare gli agenti dell'Ufficio incidenti, al numero 035 399 470, oppure quelli della Sala operativa allo 035 399 900.

Commenti
Francesco Giuseppe

Esatto Sig. Marcello. Cane non mangia cane, ci rimettono sempre i cittadini trattati come sudditi da vessare, spremere e cui non dare servizi, che altrimenti i soldi da "sprecare" diventano pochi.

Marcello

Penso che alla fine non sarà trovato nessun responsabile, visto che la questione è fra un Ente e il comune di Bergamo, e in queste faccende si sa che le lungaggini nel fare quello che va fatto sono la "norma". Se ci fosse stato di mezzo un "vero privato" allora... povero lui!!

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