processo

Morte del motociclista per il pioppo caduto: il direttore del Crea patteggia nove mesi

Rinviata a giudizio invece l'altra persona indagata, che non ha scelto riti alternativi e la cui difesa sostiene che avesse fatto il possibile

Morte del motociclista per il pioppo caduto: il direttore del Crea patteggia nove mesi
Pubblicato:

Ha patteggiato nove mesi, con pena sospesa per omicidio colposo, il direttore del Centro di ricerca cerealicoltura e colture industriali (Crea) per la morte di Ferruccio Carminati, il 53enne di Osio Sotto che mentre passava con la sua Yamaha per via Stezzano, a Bergamo, il 17 aprile 2024, venne colpito dal tronco di un pioppo abbattuto dal vento e morì.

L'albero si trovava infatti in una zona di proprietà del Crea, ente di ricerca italiano dedicato alle filiere agroalimentari con personalità giuridica di diritto pubblico, vigilato dal Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf).

La burocrazia

Ben presto emerse che quell'albero, ammalorato, non sarebbe dovuto essere ancora in piedi. Andava infatti abbattuto. Il Corriere Bergamo spiega inoltre che la professionista responsabile della sede di ricerca di Bergamo è stata invece rinviata a giudizio al 24 settembre. La difesa sostiene infatti lei fece tutto quello che poteva, ma poi si ritrovò con le mani legate per questioni di tempi lenti e di burocrazia.

La ricostruzione

In particolare, ripercorrendo le ricostruzioni, sarebbe stata proprio lei accorgersi che gli alberi a margine della strada avevano problemi e da qui avrebbe fatto la richiesta al direttore di poter intervenire. Venne quindi commissionata un'indagine sullo stato degli alberi allo Studio Gpt di Bergamo. Il responso, che riscontrava problemi di stabilità per alcuni alberi, arrivò a ottobre 2023.

Solo a febbraio venne  inoltrata al Comune la richiesta di abbattere i pioppi. Da questo era arrivato il via libera, senza però che l'intervento venisse completato, almeno fino a quel fatale 17 aprile.

La parte civile

Per quanto riguarda invece il risarcimento, il Crea è stato citato come responsabile civile. Carminati aveva un figlio e una moglie, che si è costituita parte civile. Il Crea assicurato con due compagnie, che però per motivi di procedura non possono essere coinvolte nel processo. Dunque sarà quest'ultimo a dover eventualmente pagare il risarcimento ai familiari per poi rifarsi sulle assicurazioni.