Ma c’è chi non l’ha presa bene

A Mozzo il chiosco dei fiori è diventato un caso politico

A Mozzo il chiosco dei fiori è diventato un caso politico
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Il cimitero è una zona problematica, il Comune pensa a un presidio, attraverso un chiosco che vende fiori. Ma una esponente della minoranza vende proprio la stessa merce, rose, margherite e quant’altro. Ne nasce un dibattito inviperito. L'amministrazione comunale ha deliberato il 17 gennaio la realizzazione e la gestione del chiosco su area pubblica in un posteggio fuori mercato, in prossimità del cimitero, per la vendita di fiori e piante. L’ha fatto nell’ambito delle iniziative per la valorizzazione e la messa in sicurezza dell’area (vedi anche articolo fototrappole a lato), dopo le denunce di furto di fiori, e gli episodi di accattonaggio agli ingressi.

 

 

Sarà «una riqualificazione dell'area antistante il cimitero comunale di via Dei Bersaglieri 2/4/6 da attuarsi mediante la concessione in uso, per un congruo periodo di tempo, di un'area di superficie di circa 50 mq. Su questa il concessionario, che verrà individuato a seguito di apposito bando pubblico, si impegnerà a realizzare un chiosco o altro manufatto analogo per la vendita di piante e fiori, nel rispetto dei parametri fissati da questo Ente in materia di qualità urbana, e a curare il servizio di apertura e chiusura del cimitero secondo gli orari concordati con l'Amministrazione comunale». È stato incaricato il responsabile dell’ufficio tecnico arch. Rudi Brena «per l’attivazione di tutte le procedure finalizzate all'indizione della gara per la realizzane di apposito manufatto da adibire alla vendita di piante e fiori, di stabilire che la struttura dovrà avere le caratteristiche di decoro e qualità architettonica poiché la stessa viene inserita in un’area antistante a un luogo di culto quale il Cimitero Comunale».

 

 

Un paio di giorni prima della delibera della giunta comunale, il 15 gennaio, il vicesindaco di Mozzo Gianluigi Ubiali aveva fatto un’anticipazione del provvedimento con tanto di foto e commento «facciamo presto» sulla sua pagina social privata: questo post aveva scatenato la dura reazione dell’opposizione: «Ecco la risposta del vicesindaco Ubiali alla consigliera Locatelli (che, lo ricordiamo, gestisce lo storico negozio di fiori del paese)! Paola Locatelli, in qualità...

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo a pagina 29 del BergamoPost cartaceo, in edicola fino a giovedì 7 febbraio. In versione digitale, qui.

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