Capolavoro di Gasp, meravigliosa Atalanta
Secondo tempo
Parte subito fortissimo l'Atalanta: buco in area partenopea di Maksimovic e Petagna si trova il pallone tra i piedi. Ma, completamente solo, l'attaccante calcia centralmente e Reina blocca. Nei minuti successivi, i padroni di casa fanno girare palla ma faticano a trovare spazi nell'attenta retroguardia nerazzurra. Al 58', Sarri cerca di modificare l'inerzia del match togliendo un scialbo Hamsik e inserendo Milik, centravanti d'area puro. Al 63' prima brutta notizia di giornata per l'Atalanta: Kessie si fa ammonire per un fallo evitabilissimo e salterà dunque la prossima partita con la Fiorentina. Meno di un minuto dopo è ancora Mertens a fare paura ai nerazzurri, entrando in area a calciando di destro, ma è bravo Berisha a bloccare. Al 66' pessima scelta di Kessie, che sui risvolti di un calcio d'angolo a favore della Dea, nel cercare di bloccare una possibile ripartenza del Napoli, si prende il secondo giallo e si fa cacciare. Veementi proteste di Gasperini in panchina, che contesta entrambi i cartellini. Ma intanto l'Atalanta è in dieci. Incredibile ciò che avviene due minuti dopo: Spinazzola si beve d'un fiato tutta la fascia, entra in area e, pressato da due uomini, mette in mezzo un meraviglioso cross di esterno destro per Caldara, che aveva seguito l'azione sin dalla difesa. Di destro, al volo, il giovane difensore batte di nuovo Reina. Atalanta PAZZESCA.
I partenopei reagiscono subito, ma la vera grande occasione ce l'hanno al 75', quando su bellissimo cross dalla sinistra di Ghoulam, Callejon impatta il pallone di testa e manda incredibilmente a lato. Intanto la Dea, in dieci, si è messa in campo con un 3-4-1-1, con Gomez trequartista puro e Kurtic spostato sulla linea mediana al posto di Kessie. Cambia, per forza di cose, anche il Napoli, che prova il tutto per tutto passando al 4-2-4 puro inserendo anche Pavoletti al posto di Insigne. Per tutta risposta, all'82', Gasp decide di coprirsi togliendo il capitano Gomez e inserendo al suo posto Grassi, di proprietà proprio del Napoli e a Bergamo in prestito. Entra anche Cristante per Kurtic, ma a questo punto la partita è diventata un assedio partenopeo, con l'Atalanta che stringe i denti e resiste. All'89', in seguito a un calcio d'angolo, Albiol calcia al volo e Berisha riesce a bloccare in due tempi nonostante la pressione di Pavoletti. Si soffre, si soffre tanto, ma il fortino nerazzurro resiste. E dopo quattro minuti (abbondanti) di recupero, è finita. L'Atalanta ha sbancato il San Paolo, l'Atalanta sale a 51 punti in classifica, meno tre lunghezze soltanto dai partenopei. L'Atalanta è sempre più vicina al paradiso.
Primo tempo
Parte forte il Napoli, com'era prevedibile. Del resto sono i partenopei a dover fare la partita. Dopo cinque minuti (e un rischio giallo per Kessie, che è uno dei sei diffidati, per una manata in faccia ad Hamsik), bell'azione dei nerazzurri, con Conti che arriva al tiro facilmente bloccato a terra da Reina. Poi, però, è il Napoli a sfiorare il vantaggio con un destro a giro meraviglioso di Insigne che scheggia la traversa. Nei minuti successivi i ragazzi di Gasp sembrano aver preso le misure ai partenopei e il match diventa decisamente equilibrato, con i padroni di casa a tentare di costruire il gioco ma l'Atalanta che controlla bene e sembra sempre pronta a ripartire. Al 23' attimi di panico quando Toloi, con un difficile intervento volante, blocca una pericolosa azione del Napoli e poi rimane a terra apparentemente privo di sensi. Masiello chiama subito, agitatissimo, i medici, ma fortunatamente il brasiliano si rialza soltanto un po' stordito.
Al 27' esplode tutta Bergamo: su calcio d'angolo, ottimamente conquistato con un'incursione sulla fascia destra di Kurtic, Caldara punisce il Napoli portando avanti i nerazzurri. Un'azione confusa in area, con il pallone che alla fine libera il giovane difensore di Scanzorosciate. È il decimo gol su calcio d'angolo della squadra di Gasp, spesso letale sui corner. Dopo un attimo di spaesamento, i padroni di casa reagiscono e provano ad aumentare i giri del motore nonostante i nerazzurri stiano giocando un grandissimo match. Al di là di qualche cross e di un sinistro dai 25 metri di Zielinski, però, il Napoli non riesce mai ad essere veramente pericoloso. Che anzi, rischia di prendere il secondo gol quando Spinazzola entra in area saltando sullo scatto Hysaj e facendo partire un tiro purtroppo completamente fuori misura. Tra i migliori (pochi) degli azzurri, c'è sicuramente Insigne, che al 37' lascia la fascia destra, prende palla in zona centrale e scarica un sinistro che Berisha blocca facilmente a terra. Ma il vero brivido per l'Atalanta arriva un minuto e mezzo dopo, quando Mertens si libera divinamente da Caldara con un movimento di corpo e, a tu per tu con Berisha, calcia di pochissimo a lato. Al 44', ancora Mertens: su punizione dal limite, il belga questa volta trova lo specchio della porta ma è superbo l'estremo difensore albanese a togliere la palla dall'incrocio e a metterla in angolo. I compagni vanno ad abbracciarlo come se avesse segnato.
Formazioni ufficiali
Una partita quasi impossibile, anticipata dal diluvio. Atalanta-Napoli sta per cominciare, ecco le formazioni ufficiali:
Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Masiello, Caldara, Toloi; Conti, Freuler, Kessié, Spinazzola; Kurtic; Gomez, Petagna. All. Gasperini.
Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Maksimovic, Ghoulam; Zielinski, Diawara, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne. All. Sarri.
Pre partita (di Fabio Gennari)
Una sfida impari per i valori del gruppo ma tremendamente aperta se guardiamo la classifica. Napoli-Atalanta è uno dei due big match del prossimo turno di campionato (l’altro è Inter-Roma) e la domanda è soltanto una: la Dea può giocarsi la gara a viso aperto contro una corazzata come quella napoletana? Sarà una partita zeppa di duelli, ma ne abbiamo scelti 3 che per noi saranno decisivi.
Gomez-Hysaj: corsa e sterzate. Sulla fascia destra del Napoli giocherà l’albanese Hysaj. L’ex Empoli è ormai una bellissima realtà del Napoli di Sarri e le sue prestazioni in stagione sono state quasi sempre sopra la sufficienza. Il terzino dei partenopei è abituato a sganciarsi molto a supporto di Callejon, ma da quella parte Gasperini manderà in campo il miglior giocatore che la Dea ha a disposizione: Papu Gomez. Il duello è molto interessante, per caratteristiche tutti e due i giocatori sono dinamici e se la catena mancina della Dea riuscirà a proporre Spinazzola spesso in appoggio al compagno numero 10, la Dea può far male. Gomez è difficile da marcare perché rientra sempre con grande velocità, tecnicamente è bravo e la sua intelligenza tattica risulta spesso decisiva per cambiare l’inerzia delle manovre offensive orobiche. Dalla zona mancina dell’attacco atalantino arrivano sempre cross, assist e palle filtranti che Petagna o i compagni a rimorchio dalla parte opposta sono bravi ad intercettare. Sarri dovrà fare molta attenzione al numero 10 della Dea, i rischi sono alti.
Kessie-Hamsik: un campione ed un talento. Nel cuore della manovra, il Napoli può sempre fare affidamento su Marek Hamsik. Il numero 17 partenopeo sta infrangendo tutti i record di gol e ormai ha nel mirino Maradona, il suo rendimento è costante e quest’anno il punto più alto è stato toccato in casa del Bologna con una fantastica tripletta. La sfida con Kessie è molto delicata perché senza Allan a far legna, il capitano azzurro dovrà lavorare a stretto contatto con il giovane ivoriano. Mercoledì sera, all’Atalanta store, Kessie ha dichiarato che contro il Napoli ce la si può giocare. Se riesce a tornare sui livelli di dinamismo di qualche settimana fa, l’Atalanta potrà davvero fare la differenza in mezzo al campo nonostante l’inferiorità numerica e le qualità degli avversari. Viceversa, se Kessie è il cavallo che va al piccolo trotto visto dopo il ritorno dalla Coppa d’Africa, Gasperini avrà un bel problema. Dipende tutto dal numero 19 ivoriano.
Caldara-Pavoletti: la sorpresa e l’incognita. Delle prossime sfide, quella con l’Atalanta è la meno affascinate e anche la meno “pesante” per il risultato che il Napoli dovrà affrontare. L’inserimento di Pavoletti (ex Genoa) non è ancora completato ma è probabile che dal primo minuto giochi proprio questo centravanti vecchio stile che Gasperini conosce come le sue tasche. Se sarà così, gran parte del peso difensivo andrebbe a ricadere sulle spalle di Caldara che avrà un doppio, delicatissimo, compito.
La fase difensiva sarà fondamentale e allo stesso tempo il centrale di Scanzorosciate dovrà essere bravo con Masiello e Toloi a riproporre l’azione manovrata in avanti per innescare subito le ripartenze atalantine evitando gli ingorghi dei partenopei nella zona nevralgica del gioco. Caldara e i compagni di reparto dovranno contenere e riproporre, compito difficile ma determinante per uscire indenni dall’infuocato impianto di Fuorigrotta.