Natale finito, ora sotto con la dieta Almeno 2 chili li abbiamo messi su

Bisogna essere pronti a tutto - anche ad una "pesante" sorpresa - quando passati i pranzi e le giornate di Natale si mette piede sulla bilancia. Ci si potrebbe infatti ritrovare lievitati di un paio di chili, nella migliore delle ipotesi, fino anche a cinque nelle situazioni più "grasse". Lo ha attestato una indagine realizzata dal sito In a Bottle con la partecipazione di 70 esperti tra nutrizionisti, dietologi e medici generici. Ma i rimedi per ritornare in riga dopo gli stravizi delle feste ci sono.
I fattori di rischio del pesante Natale. L’imputato numero uno, per gli eccessi di peso (e non solo) resta sempre il cibo, troppo, consumato nel pre-natale in occasione di pranzi e cene benaugurali, e poi nel corso di tutte le feste fino all’Epifania che - meno male - anche le abbuffate si porta via. E poi i dolci come pandoro, panettoni, cioccolato, torroni, torte fatte in casa, protagonisti di un fine pasto che di norma ha già fatto introiettare una over dose di calorie. Ma l’ago della bilancia potrebbe schizzare verso l’alto anche per la complicità di noia, stress e pigrizia. Tre elementi, quest'ultimi, nemici della linea e che nelle feste di Natale la fanno da padrone. Infatti il comportamento preferito da più della metà di italiani (circa il 55 percento) per combattere la noia, dovuta al maggior tempo libero a disposizione difficile da riempire, è quello di far andare ancora una volta la mascella piluccando, nel 66 percento dei casi, nell’arco della giornata gli avanzi dei pasti trascorsi. E si sa che i fuori pasto sono deleteri per mantenere il peso a norma.
Pigrizia e stress. Una situazione aggravata dalla pigrizia, che porta il 53 percento degli italiani a trascorre lunghe ore davanti alla TV. Un'altra abitudine mangiucchiosa quest'ultima, come attesta uno studio su un gruppo di giovani donne condotto da ricercatori svedesi e pubblicato su Plos One, secondo cui il consumo di cibo aumenta significativamente davanti ad un programma tv noioso rispetto ad uno coinvolgente. Ancora il cibo pare essere un espediente per scaricare lo stress accumulato durante l'anno e adottato da oltre il 38 percento della popolazione. Tanto che uno studio effettuato da ricercatori del Social and Neural System Research dell’Università di Zurigo dimostrerebbe che perfino un lieve stress può agire negativamente su alcuni meccanismi cerebrali, fare saltare i buoni propositi, minando la forza di volontà verso la rinuncia al cibo eccessivo. Insomma anche lo stress potrebbe essere ritenuto in parte responsabile di sovrappeso e obesità. Ma il risultato finale è uno solo: un contesto pigro e annoiato indice a mangiare in media 1.000-1.500 kilocalorie in più al giorno (e non certo di frutta e verdura), su una dieta consigliata di 2.000 in totale che si traducono in pratica, con 2 chili in più sulla bilancia per i più fortunati fino anche a 5 per i più mangerecci e predisposti all’aumento di peso. In ogni caso e indipendentemente dal numero di chili acquisiti, essi restano difficili da smaltire.
E il bere? Anche i liquidi fanno la loro parte. Soprattutto i brindisi con spumante e champagne: si sa infatti che gli alcolici e/o le bevande zuccherate sono nemici giurati della dieta. Ma nonostante tutto, nelle feste si trascura nel 42 percento dei casi la corretta idratazione, con acqua si intende, a favore di molte bollicine e quindi di zuccheri. Ogni bicchiere di vino apporta infatti all’incirca 100 kcal e una lattina di una qualsiasi bibita almeno 140 kcal, che si sommano a quelle cibarie con una sovrappeso calorico significativo.
Ecco come rimediare. I rimedi ci sono, seppur difficili da attuare. Gli esperti affermano che nella maggior parte dei casi non sia necessario mettersi a regime stretto, bensì che sia sufficiente tornare per gradi ad una sana alimentazione, reintroducendo nelle giuste dosi frutta e verdura. Tuttavia è fondamentale anche riacquistare delle buone abitudini, come ad esempio non saltare la colazione; limitare i cibi dolci (e se panettone e pandoro sono avanzati e saranno uno degli alimenti del primo pasto della giornata, meglio il primo che è meno "burroso" del secondo); ritornare a idratare il corpo con i giusti quantitativi di acqua e cogliere l’occasione delle feste per praticare attività fisica. Basta mezz’ora di camminata a passo veloce, oppure se si è in montagna vanno bene anche gli sport invernali come sciare o pattinare sul ghiaccio. Attività che possono aiutare a bruciare le calorie accumulate, ma che da sole non sono sufficienti a ritornare in forma, se poi non si tiene comunque un po’ a freno la forchetta. Infine, per non cadere in tentazione, meglio mantenere gli avanzi chiusi in un armadio e non in bellavista su un tavolo o a portata di mano. Perché occhio non vede, stomaco non brontola e non duole.