Chi era

Ndiaga Ladiane, investito mentre andava in bici al lavoro, lascia moglie e tre figli

L’incidente ieri mattina lungo l’ex statale 573 a Mornico a 50 metri da casa. Il senegalese è stato urtato da un furgone di muratori

Ndiaga Ladiane, investito mentre andava in bici al lavoro, lascia moglie e tre figli
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Aveva 49 anni e stava andando al lavoro in bici lungo la ex statale 573, il senegalese Ndiaga Ladiane, 49 anni. È stato urtato da un furgone - di fronte al bar “Civico 19” - con a bordo muratori bergamaschi e bresciani che si stavano recando in cantiere. La caduta gli è stata fatale: e pensare che era appena a una cinquantina di metri da casa.

L’episodio si è verificato ieri mattina verso le 6.30. In base a una prima ricostruzione, il 49enne stava attraversando l’ex statale per immettersi, ma contromano, sulla corsia di accelerazione parallela alla strada.

Ndiaga Ladiane abitava da due anni a Mornico insieme al fratello Cheick, di 53 anni. Era in Italia dal 2000 e da pochi giorni lavorava per una ditta di consegne di Telgate dopo essere stata a lungo operario per una fabbrica di Grassobbio.

È nativo della città di Thiarène, dove lascia la moglie, le due figlie femmine di 22 e 18 anni e l’ultimogenito di appena 2 anni. Lavorava qui, come molti immigrati, per mandare soldi alla famiglia. Con l’intento. Una volta raccolta una certa somma, di tornare in patria.

La salma si trova ora alla camera mortuaria del cimitero di Mornico. L’associazione dei senegalesi di Bergamo pagherà le spese per il rimpatrio.

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