Com'è la multinazionale dello spirito che Scientology ha aperto a Milano

Non nascondono le loro ambizioni di grandezza. Snocciolano le dimensioni della loro nuova sede milanese con molto orgoglio: 5 piani, 9600 metri quadri, più 2mila di cortile. E dicono che questa è «la più grande Chiesa Ideale di Scientology al mondo». La nuova Chiesa è un palazzone gigantesco che si affaccia su viale Fulvio Testi, civico 237, alle porte nord di Milano (si fanno vanto anche del numero di finestre: ben 258!). Dove c’era la sede di una gloriosa azienda manifatturiera oggi c’è dunque questa multinazionale dello spirito, che aveva una sede più modesta in zona piazza Maciachini ma che evidentemente ha dovuto adeguarsi ai suoi tassi di crescita in termini di proseliti.

Immagini tratte dal sito www.scientology.it

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Occupa spazi, con toni gentili. La sede non ha l’aspetto delle chiese all’americana, quanto piuttosto qualcosa di vagamente sovietico, per quanto ingentilito dai dettagli, come la scelta del colore rosso dominante (omaggio alla Ferrari e alla Ducati) spiegano, e anche da un murales, non di gran gusto, che vorrebbe ricordare che siamo nella capitale mondiale del design. Scientology quindi occupa spazi, ma lo fa in apparenza con toni molto gentili. Come quelli degli adepti che nei dintorni della sede cercano di intercettare i passanti per far scoprire l’incredibile mondo della chiesa che garantisce una strada direttissima verso l’eterno. L’interno ha l’aspetto di un albergo di media categoria, con poltrone e salette ovunque, luci dappertutto per non dar l’idea di giochi oscuri dietro le quinte. Sembra un po’ di entrare sul set di un telefilm, dove tutto è al posto giusto, ma dove tutto sembra possa essere smontato in quattro e quattr’otto.
Verso lo stato di Clear. Cuore del palazzo è la cappella, un ambiente lungo lungo, fitto di sedie rosse, dove si tiene il rito domenicale, aperto a fedeli di ogni altro credo. Anche se in fondo, dietro al celebrante, domina un simbolo ben preciso: la croce a otto punte che è il simbolo di Scientology. Poi ci sono le tante stanzette (34, per precisione) di auditing che «offrono l'ambiente ideale, privo di distrazioni, nel quale progredire verso lo stato di Clear». Per chi non sapesse cosa sia il Clear, eccolo spiegato dal manualetto: «È il nome di uno stato raggiunto tramite l’auditing e descrive un essere che non ha più la propria mente reattiva che è la fonte nascosta di comportamenti irrazionali, paure irragionevoli, turbamenti e insicurezze». Sostanzialmente una lobotomizzazione dolce, senza bisogno di bisturi…
[David Miscavige]
Guide vecchie e nuove. Tra tanta composta paccottiglia, il culmine lo tocca l’ufficio di Ron Hubbard, costruito fedelmente sulle sembianze di quello storico. Ovviamente Hubbard è morto da un bel pezzo (esattamente nel 1986) ma fargli comunque spazio, spiegano i responsabili, «sta a significare che questa Chiesa Ideale è conforme ai suoi scritti e ideali». Oggi suo erede è un tonico cinquantenne americano, tutto tirato, con faccia molto plasticosa, David Miscavige. È salito lui sul palco, il 31 ottobre, per fare il discorso di inaugurazione del nuovo tempio milanese. Non è propriamente un “sacerdote” perché il suo compito è molto più terra terra: «Salvaguardare l'adeguato uso dei marchi commerciali, proteggere il pubblico e assicurarsi che la potente tecnologia di Dianetics e Scientology rimanga in buone mani e venga usata correttamente». In sostanza quello che nelle aziende americane è il Ceo. Eppure quando è salito sul palchetto di viale Fulvio Testi, questo clone di Tom Cruise ha colmato di commozione tutti i presenti. Noi, ancora prigionieri della “mente reattiva” non possiamo capire…