Nembro perde pezzi: i Baldan chiudono dopo 68 anni, il Panificio Bertocchi dopo 110
Alda: «Papà e mamma erano veneziani. Con i risparmi hanno aperto questa bottega, ma oggi non siamo competitivi». Per il forno, invece, inizia una nuova avventura

di Elena Conti
Dopo 68 anni di attività, il negozio di articoli casalinghi Baldan chiuderà i battenti a fine anno. Una decisione già presa da tempo dalla proprietaria, Alda Baldan, che insieme al marito Gianni Comotti ha continuato l’attività dei suoi genitori.
«Papà e mamma erano di origine veneziana - spiega Alda -, erano venuti qui per lavoro e con i loro risparmi hanno aperto questa bottega. Nel tempo abbiamo cambiato gli articoli in vendita, cercando di seguire le ultime tendenze. Ho iniziato a dare una mano in negozio quando avevo 16 anni e da quasi 40 anni sono titolare; ora che ho 68 anni, dopo aver lavorato per 52 anni, è giunto il momento di chiudere. È un periodo storico difficile per i negozi di vicinato, sia quelli del centro storico che fuori. Il Covid è stato un brutto colpo, ma la crisi va avanti da tempo con l’avvento della globalizzazione e dell’e-commerce».
«Non siamo più competitivi - ammette -, forse i giovani sarebbero in grado di portare avanti un’attività implementando le vendite online, ma noi apparteniamo a un’altra generazione e non siamo in grado di essere competitivi. Da parte dei giovani, poi, non vedo la voglia di intraprendere questo genere di attività. Non è colpa neanche del Comune; possono arrivare degli aiuti, ma non è abbastanza per sopravvivere. Anche la particolare conformazione allungata del centro storico di Nembro non aiuta, per vedere tutte le vetrine bisogna passeggiare parecchio e c’è poco posto per le auto».
Conferma tutte queste difficoltà anche Cristina Bertocchi, proprietaria insieme al fratello del Panificio Bertocchi in fondo al centro storico nel quartiere di Viana; anche lei a fine anno chiuderà dopo ben 110 anni di storia! Il dispiacere è tanto, ma forse per Gianni e Alda comincerà una nuova avventura. «Vendere il negozio di questi tempi non è semplice - spiega Gianni -, per questo abbiamo pensato di convertire gli spazi in un laboratorio per ragazzi e giovani ricercatori. Io e mia moglie abbiamo raccolto durante le nostre escursioni nel corso degli anni tanto materiale e abbiamo a disposizione un po’ di strumenti adatti per creare una specie di piccolo museo che sia anche uno spazio ricreativo».
«Stiamo interloquendo con alcune cooperative per partire con questo progetto. Non è un’esigenza da poco, a Nembro ci sono diversi appassionati del mondo degli insetti e dei rettili e molti di essi sono bambini. Vengono spesso in negozio o anche a casa mia insieme ai genitori per portarmi piccoli reperti o animaletti trovati sul territorio, partecipano alle attività che organizziamo al Mupic e all’aula didattica nel Parco Rotondo. Sarebbe bello offrire loro uno spazio di studio e di gioco, dove poter osservare al microscopio, scattare fotografie di dettaglio, approfondire argomenti di biologia e geologia… Il locale è grande, si potrebbero organizzare anche piccole mostre temporanee».
Anche Alda è contenta dell’idea e prenderà parte al progetto se si concretizzerà, auspicando comunque di poter avere un po’ di tempo anche per il riposo dopo tanti anni di lavoro. Per il negozio Baldan si chiude un capitolo, ma potrebbe aprirsene un altro molto interessante per la comunità nembrese e i suoi giovani appassionati.