Niente fuochi d'artificio a Torino Show di droni come a PyeongChang

Torino arriva per prima, ma c’è da scommettere che sarà uno degli spettacoli che dilagheranno nel prossimo futuro. Per il prossimo 24 giugno, festa di San Giovanni, patrono della città, la giunta 5Stelle di Chiara Appendino ha pensato che i soliti fuochi d’artificio avessero bisogno di un upgrade. Cioè di uno scatto tecnologico. In realtà non più di fuochi si tratta ma di un’altra cosa: droni luminosi nel cielo della città visibili quasi da ogni punto. L’idea è nata in realtà non per stupire ma per venire incontro a uno degli strani complessi del nostro tempo: la paura dei rumori, che in particolare spaventano gli animali. I fuochi con i loro botti seminano il panico, e quindi ecco pensata una soluzione a minor impatto sonoro.
Uno spettacolo di droni. «Un evento innovativo, sperimentato pochissime volte nel mondo e mai in Italia» hanno spiegato gli assessori all’Innovazione, Paola Pisano, e allo Sport, Roberto Finardi. Anche la sindaca Appendino va molto orgogliosa di questa decisione: «Siamo la prima città in Italia a sviluppare questo progetto», ha detto. «Lo annuncio con un certo orgoglio. Lo stormo di droni luminosi, controllati in volo da un software che ne gestisce le piroette in sintonia con la base musicale, compirà evoluzioni nel cielo formando figure colorate». I droni luminosi hanno due caratteristiche: quelle di essere silenziosi e di potersi muovere creando così aree luminose in diversi punti della città. Lo spettacolo torinese prevede 200 robottini volanti, del tipo di quelli che si sono visti alla cerimonia di apertura delle recenti olimpiadi coreane.
https://www.youtube.com/watch?v=fCd6P7Ya160
Come funzionano i droni. Il modello è stato studiato e lanciato da Intel, storico produttore statunitense di chip e processori per sistemi informatici, che da qualche tempo si è affacciato anche nel mondo dei droni. Intel ha in produzione il modello Falcon 8+ pensato per utilizzo industriale con particolari teconlogie anticollisione. Ora arriva lo Shooting Star, che come annuncia il nome, è destinato alla sfera dello spettacolo e dell’intrattenimento. Shooting star è un quadricottero adornato da led multicolore che sono distribuiti su tutto il telaio. Il drone è stato progettato per volare in grandi gruppi: a terra, un operatore indicherà quali figure e quali colori comporre, lasciando invece la gestione del volo a un software sviluppato appositamente dalla casa statunitense. Non hanno bisogno di software anticollisione perché i loro movimenti sono tutti preimpostati dal software.
Il primo volo in pubblico si era tenuto a ottobre 2016 in una piccola cittadina in Germania con uno stormo di 500 droni luminosi. Ma la vera sorpresa Intel l’ha tenuta in canna per le Olimpiadi, quando oltre 1200 droni Shooting Star sono volati nel cielo di PyeongChang, battendo un record del Guinness World of Records. Oltretutto in quell’occasione la sperimentazione tecnologica e lo spettacolo sono stati resi più difficili dalle temperature molto rigide e dai forti venti. Per i fabbricanti di fuochi d’artificio i tempi si annunciano difficili.