la decisione

Niente fuochi, né cena alla Festa dell'Apparizione di Borgo Santa Caterina

Rispetto, preghiera e sobrietà: questa è stata la scelta, nel perdurare dell’emergenza Covid-19, presa dal Comitato promotore.

Niente fuochi, né cena alla Festa dell'Apparizione di Borgo Santa Caterina
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Quest’anno niente cena e niente fuochi d’artificio per la Festa dell’Apparizione di Borgo Santa Caterina. La decisione è stata presa e comunicata ieri, sabato 16 maggio, dal Comitato dei festeggiamenti. «Le manifestazioni pubbliche (i concerti, la cena lungo via Borgo Santa Caterina, il grande spettacolo pirotecnico e le visite culturali) tradizionalmente associate ai festeggiamenti dell’Apparizione e già programmate per il prossimo mese di agosto, non avranno luogo né saranno riadattate», annuncia Alessandro Invernici, presidente del Comitato che fa capo alla Parrocchia di Santa Caterina. «Per quanto riguarda le celebrazioni liturgiche e le manifestazioni della devozione popolare (le messe e benedizioni del settenario con rosario e predicazione, l’attesa e suggestiva processione), la Parrocchia si riserva di confermarle verso la fine di luglio, valutando le prescrizioni», dice il prevosto e rettore del Santuario, monsignor Pasquale Pezzoli.


Rispetto, preghiera e sobrietà: questa è stata la decisione nel perdurare dell’emergenza Covid-19, presa dal Comitato promotore della «Festa dell’Apparizione», a tre mesi dal 418° anniversario. La ricorrenza è molto amata dai bergamaschi che ogni anno, in pieno agosto, accorrono a migliaia davanti all’affresco prodigioso che da oltre quattro secoli si venera sull’altare maggiore del Santuario mariano cittadino dedicato alla Beata Vergine Addolorata. «Davanti al quale in questi mesi - sottolinea mons. Pezzoli - si è pregato con intensità. L'antico simulacro è stato esposto eccezionalmente dall’inizio della pandemia per la preghiera personale ai piedi del presbiterio del santuario. La Madonna è stata e continua ad essere fonte di conforto e sicura consolazione per molti». «La nostra è una scelta inevitabile e di assoluto rispetto per le vittime, per chi ha sofferto o sta ancora lottando a causa della pandemia - conclude Invernici -. Siamo tutti ancora molto scossi e addolorati per quanto è accaduto in particolare a Bergamo e nella nostra provincia. Il Comitato dei Festeggiamenti ritiene quindi inopportuno e irrispettoso, considerate anche le attuali difficoltà sociali, domandare contributi e offerte per la copertura economica delle manifestazioni».

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