La medicina nell'era 2.0

Niente visita, arriva un tessuto che riferirà tutto al medico

Niente visita, arriva un tessuto che riferirà tutto al medico
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È intelligente e ‘comunicativo’, ma non ha un cervello pensante o non almeno nella concezione più concreta e tradizionale del termine. Parliamo infatti di un tessuto che, nell’ottica della più moderna telemedicina, è dotato di potenzialità intellettive, sa rilevare i dati biomedici della persona che lo indossa e inviarli, attraverso un cellulare o il wi-fi, al medico di famiglia o di riferimento.

A inventare questo speciale tessuto (la scoperta è stata pubblicata sulla rivista Sensors) sono stati alcuni ricercatori della Facoltà di Scienze ingegneristiche e del Centro ottico, fonico e tecnologie laser dell'Università di Laval, in Canada, che ha una cattedra dedicata proprio all'innovazione della fotonica nel campo dell'informazione e della comunicazione.

 

Telemedicine (1)

 

Il progetto. Non è stato semplice e prima di arrivare al prodotto finale i ricercatori ci hanno messo un po’, soprattutto perché hanno dovuto testare e assemblare i diversi materiali. Alla fine, hanno capito che la combinazione migliore per questo tessuto telecomunicativo era data da rame, polimeri, vetro e argento, apposti l’uno sull’altro in modo stratificato.

La fibra così ottenuta sembra infatti in grado non solo di agire come un sensore-antenna, ma anche di avere una malleabilità tale da potere essere impastato con altri tessuti, come lana, cotone o altri filati: insomma indumenti high-technology per tutte le stagioni, a seconda delle temperature atmosferiche esterne. E poi il tessuto non è solo piacevolmente adattabile a tutte le esigenze, ma sa anche comunicare bene con tutti gli strumenti elettronici di ultima generazione, perché l’antenna realizzata emette buoni segnali, con una qualità pari a quelle normali poste in commercio.

Un mix di fattori, quindi, che consentono al tessuto intelligente di rispondere al suo ruolo medico, che è anche il vero pregio e l’obiettivo per il quale è stato realizzato: ovvero trasmettere informazioni cliniche della persona che la indossa al medico di riferimento, in modo che lo stato di salute venga sempre monitorato, specie in relazione a parametri di maggior interesse. Infatti, la superficie della fibra consente di essere modificata a seconda che debbano essere controllati il tasso di glucosio, il ritmo cardiaco, la pressione, l’attività cerebrale o i movimenti e la coordinazione spaziale. E, visto che non può essere un tessuto usa e getta, dato che deve resistere al tempo, è stato concepito in modo da sopportare lavaggi con acqua e detergenti senza subire danni.

Ad ogni modo, il tessuto intelligente non è ancora disponibile, ed anzi è in via di perfettibilità, ma la richiesta di brevetto è stata già depositata. Quindi gli auspici sono di una prossima versione finale che, a detta dei ricercatori, potrà essere di aiuto soprattutto in casi di malattie croniche, quali diabete e cardiopatie, per gli anziani che vivono da soli o anche per i pompieri e gli agenti delle forze dell'ordine in servizio.

 

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Che cos’è la telemedicina. È l'insieme di tecniche mediche e informatiche che permettono la cura di un paziente a distanza o, più in generale, la possibilità di fornire servizi sanitari in remoto. Le linee guida sul tema chiariscono senso e ruolo della telemedicina e precisano che essa non sostituisce la prestazione sanitaria tradizionale nel rapporto personale medico-paziente, ma che invece la integra per migliorarne l’efficacia. Val la pena precisare che non rientrano fra gli strumenti digitali per la trasmissione clinica i portali di informazioni sanitarie, i social network, i newsgroup, la posta elettronica o altro.

Comunque, si tratta di un nuovo modo di intendere la medicina, che rivoluziona la relazione a tu per tu medico-paziente e che offre nuove e diverse opportunità: permette maggiore equità di accesso alle prestazioni; la riduzione dei ricoveri; il miglioramento dell’assistenza sanitaria in contesti particolari quali ad esempio le carceri. Consente anche varie modalità di servizi: c’è infatti la televisita che vede coinvolti, a distanza, il medico e il paziente, senza escludere la presenza di una terza persona come un operatore sanitario che si trovi vicino al paziente può assistere il medico. Esiste poi la teleassistenza, che è un sistema socio-assistenziale per la presa in carico della persona anziana o fragile a domicilio, e il teleconsulto. Questo servizio non prevede la presenza del paziente ma è un’attività di pura consulenza, a distanza, tra medici.

Per far funzionare e usufruire del servizio di telemedicina occorre però avere un po’ di dimestichezza con la tecnologia, perché sono indispensabili strumenti elettronici come apparati biomedicali, sistemi hardware e software, dispositivi mobili quali smartphone o tablet, applicazioni web in grado poi di trasmettere le informazioni mediche e cliniche in vari formati: video (è il caso di endoscopia e ecografia), audio (se si tratta ad esempio di suoni o dello stetoscopio) o nella più tradizionale forma cartacea, che raccoglie la storia clinica del paziente o i dati anagrafici.

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