Fatti gravissimi

«Non lo perdonerò mai»: sfogo della tredicenne dopo la condanna per abusi del padre

L'uomo, 63 anni, ha approfittato di lei dai sette ai dodici anni: sono stati calcolati almeno 500 episodi. La giovane, ricoverata, soffre d'ansia

«Non lo perdonerò mai»: sfogo della tredicenne dopo la condanna per abusi del padre
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«Se lo perdonerò? Mai, non è più mio padre. È tutto tranne che un uomo». Con queste parole, affidate ai giornalisti di Corriere Bergamo, si esprime la tredicenne nei confronti del padre che ha abusato di lei per anni, quando si trovava a casa sua, a Bergamo. Fatti gravissimi per cui il 63enne è stato condannato a dieci anni di carcere.

Messaggi manipolatori e una lettera di perdono

La ragazzina ha parlato ieri, giovedì 4 luglio, all'uscita dall'aula, dove è stata decretata la sentenza. Più di 500 episodi, secondo l'avvocato Marcella Micheletti che assiste la giovane, la sua mamma e il fratello maggiore, consumati quando lei aveva tra i sette e i dodici anni. Dopo il divorzio della coppia, infatti, la ragazzina si recava due volte a settimana a casa del padre, a Bergamo, dove sono avvenuti gli abusi.

Fino alla denuncia nel 2022, dopo che la ragazzina - allora dodicenne - ha confidato tutto al fratello, allora ventenne, che ha riferito alla madre. Per via di ciò che ha subito, la giovane è stata sottoposta a diversi ricoveri, come ha riferito al quotidiano. È anche in terapia e prende farmaci per tenere sotto controllo l'ansia. Nelle ultime settimane il padre le ha anche scritto per farle gli auguri per gli esami di terza media.

Messaggi a cui ha anche risposto con «ti voglio bene», nonostante lui non potesse, per decisione del tribunale dei minori, contattarla in nessun modo. «Non lo dirò a nessuno perché io e te siamo complici» aveva scritto la ragazzina, prima di rendersi conto - grazie all'aiuto della psicologa - che in realtà si trattava di Sms manipolatori.

Non potrà più avvicinarsi a luoghi con minori

Sempre tramite WhatsApp, il padre ha scritto una lunga lettera ai figli per chiedere perdono, spiegando che non era consapevole di stare facendo del male: per questo motivo ora il 63enne sta seguendo un percorso che dovrebbe fare chiarezza sulle ragioni legate al suo comportamento. Nel frattempo l'avvocato ha ottenuto il giudizio abbreviato. Oltre ai dieci anni di carcere, dovrà pagare centomila euro alla ex moglie in rappresentanza della figlia (ancora minorenne), più diecimila al lei e al figlio.

In più, l'uomo perderà la responsabilità genitoriale, il diritto agli alimenti e alla successione. Scontata la condanna non potrà più lavorare nelle scuole o ambiti frequentati da minorenni, né avvicinarsi per due anni a luoghi frequentati prevalentemente da minori.

Commenti
Rossa

Non era consapevole di stare facendo del male ahahahah Speriamo non esca vivo da quella cella.

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