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Norme anti-Covid, a Bergamo controllate oltre 60mila persone dal 10 marzo

I numeri di Palazzo Frizzoni e della Polizia locale: le verifiche hanno coinvolto pedoni, automobilisti, parchi pubblici, bar, ristoranti e anche estivi e dehors

Norme anti-Covid, a Bergamo controllate oltre 60mila persone dal 10 marzo
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Tra il 10 marzo e il 16 luglio per garantire il distanziamento fisico, evitare gli assembramenti e verificare il rispetto delle norme anti-Covid, sono state controllate oltre 60mila persone.

I numeri del bilancio delle ispezioni condotte dalla Polizia locale e dal Comune sono stati forniti dal vicesindaco Sergio Gandi. Nello specifico, tra il 10 marzo ed il 3 maggio (il periodo del lockdown) sono stati effettuati 11.615 accertamenti, di cui 9.983 hanno riguardato persone a bordo di veicoli e 1.632 pedoni, per un totale di 255 le sanzioni. Dal 3 maggio al 16 luglio, invece, sono state 32.447 le persone controllate di cui 1.530 erano occupanti veicoli, 28.871 erano presenti nei parchi, 1.818 erano clienti di bar e ristoranti e, infine, 228 erano passeggeri di autobus di linea.

Tra i controlli effettuati nei bar e nei ristoranti rientrano anche quelli effettuati ogni negli estivi e nei dehor sparsi in città. Fortunatamente, ad oggi non è stato necessario elevare sanzioni vista l’assenza di palesi violazioni delle prescrizioni

Venendo ai dati relativi al presidio dei parchi cittadini, il personale della Polizia locale 4 maggio al 16 luglio ha effettuato 28.871 controlli sulle persone, dei quali 181 sono stati attivati in seguito a segnalazioni dei cittadini. Le Guardie particolari giurate della Fidelitas hanno presidiato quotidianamente per 6 ore al giorno i parchi della Trucca, di via Morali ed i giardini di via delle Cave dall’11 maggio al 30 giugno. Inoltre, i volontari delle Guardie ecologiche volontarie e delle associazioni Carabinieri, Polizia penitenziaria, GoodGuys e Rangers d'Italia nello stesso periodo hanno effettuato 570 presidi, per un totale di circa 4.300 ore, impiegando 967 persone.

Inoltre, il 23 maggio scorso, Palazzo Frizzoni ha istituito una serie di controlli lungo la Corsarola, necessario ad evitare eventuali assembramenti negli “orari di punta” per i visitatori di Città Alta (attivo dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 23 nelle giornate prefestive; dalle 10 alle 12.00 e dalle 15 alle 19 nei giorni festivi). Inizialmente il servizio era svolto da sei agenti e prevedeva costantemente il senso unico pedonale. Ora si utilizzano tre/quattro agenti di Polizia e il senso unico pedonale viene attivato solo nei periodi di maggiore affluenza di persone lungo la Corsarola.

«Possono esserci stati singoli episodi che hanno suscitato l’attenzione di cittadini, partiti politici, e dei media ma, ripeto, il lavoro complessivamente svolto durante il lockdown ed anche nelle fasi successive, di riapertura e di riavvio delle normali attività, è stato di grande attenzione e costante presenza sul territorio – conclude il vicesindaco Gandi -. Si è vigilato con impegno e lo si continuerà a fare fintanto che sarà necessario, come attestano i dati dell’attività svolta fino ad oggi, certificati dalla Polizia locale».

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