Botti, fuochi e carezze

Tre notizie divertenti e una bella per ricominciare con un sorriso

Tre notizie divertenti e una bella per ricominciare con un sorriso
Pubblicato:
Aggiornato:

Se il buon giorno si vede dal mattino, il buon anno si dovrebbe vedere già dai primi giorni. Come sempre però dipende da che parte si guarda il bicchiere, perché i professionisti della lamentela troveranno senza fatica gli spunti per dire che si è partiti male, mentre all’opposto gli inguaribili ottimisti penseranno che il 2016 sarà comunque meglio del suo predecessore come i primi indizi starebbero già confermando. In attesa di conoscere chi avrà la meglio fra le due eterne fazioni, da parte nostra abbiamo pensato di inoltrarci nell’anno nuovo con leggerezza, scegliendo fra le prime notizie quelle che ci hanno regalato un po’ di buonumore.

 

1. RaiUno: di tutto, di più e adesso anche un minuto prima prima

Non si capisce perché in tanti abbiano scritto che la trasmissione di Capodanno su Rai 1 in diretta da Matera è da dimenticare. Probabilmente sarebbe meglio ricordarla, sia per evitare altre figuracce simili, sia perché nella sua follia di festeggiare la mezzanotte con un minuto di anticipo è entrata fragorosamente - e fantozzianamente - nella storia patria. Che botto, ragazzi! Non è ancora chiaro come sia potuto accadere: si parla di un "imprecisato errore tecnico" con l'orologione sparito e poi riapparso sfasato. Ma detto sinceramente, noi che in quegli istanti febbrili seguivamo emozionati il countdown, innalzando lo spumante a mo’ di trofeo per farlo stappare allo scoccare preciso, di aver perso o guadagnato un minuto non ci siamo proprio resi conto, anche perché ‘sto farabutto di tappo del bottiglione era partito in anticipo pure lui. È andata così: nel peggiore dei casi abbiamo rubato un minuto al 2015 e lo abbiamo regalato al 2016: «Abundantis abundantibus…» come diceva Totò.

E poi, se proprio vogliamo dirla tutta, presi come eravamo nel sostenere la voce affaticata di Amadeus, ci siamo pure persi gli sms che giravano nella parte inferiore dello schermo, compreso quello con la tristissima bestemmia. Per nostra fortuna, le gaffe che succedono in tivù le fanno poi rivedere sugli altri canali e sui social, così la bestemmia l'abbiamo potuta rileggere tutti. Un incidente grave, senza dubbio. Però quanta sfortuna per la povera rete ammiraglia: la serata era partita subito storta con uno dei tre conduttori, Claudio Lippi, che si era sentito male prima dell’inizio ed era stato ricoverato in ospedale. Oggi comunque si è sistemato quasi tutto: la Rai si è scusata, il responsabile dell’errore blasfemo è stato sospeso dall’azienda, Salvini ha chiesto le dimissioni dei dirigenti e i dati dello share hanno restituito un po' di serenità: la prima parte de L'Anno che Verrà è stata seguita da 5.565.000 spettatori (31,45% di share), la seconda da 2 milioni 729 mila (share del 29,36%). Il picco si è avuto alle fatidiche 23,59 (appunto!) con 8.810.000 spettatori e uno share del 48,49%.

 

2. Guagliò, neanche un morto per i botti

La prima buona notizia dell’anno per l'Italia è che non c’è stato nessun morto per i botti. Si sono registrati “solo” 190 feriti, in calo netto rispetto ai 253 dello scorso anno. Siamo diventati tutti improvvisamente prudenti? Non vantiamoci troppo: più della virtù han potuto i divieti scattati un po' ovunque. Comunque, nel rispetto della tradizione, la zona più colpita è stata quella di Napoli, con 31 feriti tra i quali 4 minori, seguita da altre zone della Campania. Il caso più serio si è invece registrato a Potenza dove un 54enne rimasto coinvolto in un’esplosione mentre accendeva un petardo ha perso una mano e riportato lesioni all’addome. Nel resto d’Italia invece si sono registrati solo feriti lievi: cinque a Milano, quattro a Torino, tre a Bologna e Cagliari e uno a Perugia. In netta diminuzione rispetto allo scorso anno anche gli interventi dei vigili del fuoco: 660 contro 1750. Infine, anche l’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente ha fatto sapere che non ci sono state vittime tra gli animali: 600 sono fuggiti e 44 feriti. «Dati ottimi – ha detto il presidente Lorenzo Croce - in forte controtendenza rispetto agli anni scorsi».

 

3. L'aereo torna indietro per la famiglia di Nicole

12-5-24

Non capita quasi mai che un pilota d’aereo dopo essersi avviato verso la pista di decollo decida di tornare al finger, cioè al punto da cui si imbarcano i passeggeri. Le procedure non lo prevedono. Un’eccezione è però avvenuta nei giorni scorsi all’aeroporto di Minneapolis e il gesto di un pilota della compagnia americana Delta Airlines sta ricevendo apprezzamenti da tutta America. A raccontare ciò che è avvenuto è stata Nicole Weibel, una ragazza che con la sua famiglia si stava recando al funerale del proprio padre. Nel corso del viaggio verso il Tennessee, Nicole e i suoi familiari hanno fatto scalo a Minneapolis, ma il volo con cui erano arrivati aveva accusato un forte ritardo. Nonostante la corsa precipitosa al gate, la hostess spiegò a Nicole che purtroppo la procedura di allontanamento del tunnel era già incominciata e che non ci sarebbe stata più alcuna possibilità di imbarcarsi su quel volo. Alla giovane e ai suoi familiari, rimasti bloccati oltre il vetro, non rimase che abbracciarsi in lacrime. Mentre l’aereo si stava lentamente allontanando, il pilota dal finestrino della cabina di pilotaggio fu colpito dalla disperazione di quella famiglia. Senza farsi troppe domande e bypassando le regole aeroportuali decise di tornare al parcheggio per far imbarcare Nicole e i suoi. Nessuno ha saputo nulla di questo gesto fino a quando Nicole l'ha raccontato con un commosso post su Facebook come ringraziamento ai piloti della Delta Airlines per aver potuto dire addio per l'ultima volta al padre: «Grazie dal profondo del nostro cuore, che Dio vi benedica», ha scritto. Il post ha avuto migliaia di condivisioni.

 

4. Quo va Checco Zalone? A battere tutti i record

«Un risultato al di là di ogni immaginazione», parola di Piero Valsecchi, produttore di Quo Vado?, l'ultimo film di Checco Zalone uscito nelle sale la sera di Capodanno. Nelle prime 24 ore del 2016 un milione di italiani hanno deciso di iniziare l'anno con il simpatico comico pugliese. Quasi sette milioni di incasso (6.852.291 con oltre 930.000 presenze), un record assoluto, più del doppio rispetto al precedente record dell'ultimo capitolo della saga di Harry Potter I doni della morte-parte II che, nel primo giorno di programmazione, aveva incassato 3.2 milioni di euro. Quo vado? è il quarto film di Checco Zalone e anche i tre precedenti erano andati benissimo e avevano battuto diversi record.

Seguici sui nostri canali