Una rassegna di bufale

Cinque notizie che non lo erano Ad esempio, le piramidi al Polo Sud

Cinque notizie che non lo erano Ad esempio, le piramidi al Polo Sud
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1. La Divina Commedia sarà vietata nelle scuole: è islamofoba

In un articolo del 19 gennaio Il Giornale titola minaccioso: «Vogliono censurare Dante». La motivazione sarebbe la presunta offesa alla religione islamica che alcuni passaggi della Divina Commedia arrecherebbe. Proseguendo nella lettura la faccenda viene ridimensionata, infatti ad opporsi all’insegnamento di Dante sarebbe un’associazione non governativa e no profit chiamata Gherush92, che ha dichiarato: «Non invochiamo né censure né roghi, ma vorremmo che si riconoscesse, in maniera chiara e senza ambiguità che nella Commedia vi sono contenuti razzisti, islamofobici e antisemiti. L’arte non può essere al di sopra di qualsiasi giudizio critico».

La non-notizia però non è nuova alle cronache, anzi risale addirittura a quasi tre anni fa, quando nel marzo 2012 il Corriere.it riportava la bizzarra posizione di questa associazione, a cui ovviamente non erano seguiti interventi né particolari dibattiti.

La violenza con cui la notizia viene riportata in auge cavalca probabilmente il malessere popolare che fa seguito all’attentato di Parigi e l’ondata di intolleranza che sta invadendo il nostro Paese, tanto che è stato tolto ogni riferimento alle discriminazioni nei confronti degli ebrei, che pure erano presenti nella denuncia di tre anni fa. Il tema affrontato era infatti molto più ampio, come si può desumere dalle dichiarazioni di Valentina Sereni, presidente dell’associazione nel 2012: «Oggi il razzismo è considerato un crimine ed esistono leggi e convenzioni internazionali che tutelano la diversità culturale e preservano dalla discriminazione, dall'odio o dalla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, e a queste bisogna riferirsi; quindi questi contenuti, se insegnati nelle scuole o declamati in pubblico, contravvengono a queste leggi, soprattutto se in presenza di una delle categorie discriminate. È nostro dovere segnalare alle autorità competenti, anche giudiziarie, che la Commedia presenta contenuti offensivi e razzisti che vanno approfonditi e conosciuti».

 

2. Due ragazze austriache arruolate nell’Isis vogliono tornare, Vienna nega gli aiuti

A seguito della liberazione delle cooperanti italiane Greta Ramelli e Vanessa Marzullo ci sono state polemiche sul pagamento del riscatto, sul loro reale impegno in Siria e sull’eticità della trattativa con gruppi terroristici. La loro situazione è stata affiancata a quella di due ragazze austriache, che si sarebbero arruolate nell’ISIS volontariamente, salvo poi chiedere l’aiuto del Governo di Vienna, che - viste la loro posizione - ha risposto negativamente.

Le giovani sono in realtà di nazionalità bosniaca e la loro è una famiglia di emigranti. Le informazioni su di loro sono pochissime, si sa soltanto che sono sparite nella primavera del 2014 e non è ancora chiaro se siano state rapite o se si siano unite volontariamente a qualche gruppo. Non ci sono loro notizie da mesi, alcuni dubitano perfino siano ancora vive e anche il loro coinvolgimento con il gruppo terroristico è soltanto un’ipotesi che non ha trovato alcun riscontro (anzi, secondo alcuni il loro profilo Facebook sarebbe stato modificato da altre persone per manipolare la realtà).

Il successo di questa bufala sta tutto nel secco “No” di Vienna, che si contrapporrebbe al collaborazionismo italiano nel recente caso di Greta e Vanessa. Anche perché, nel caso delle pseudo-combattenti austriache, le ragazze non sarebbero rapite ma libere, e perciò potrebbero tornare in Patria semplicemente raggiungendo l’ambasciata austriaca più vicina.

Anche in questo caso si tratta di una notizia vecchia di quasi un anno, modificata e diffusa al momento giusto per scatenare le scontate polemiche sul tema.

 

3. Andrea, il clochard 28enne laureato in giurisprudenza

La sua storia ha fatto il giro dei principali quotidiani nazionali, dacché l’ingiustizia sociale che avrebbe colpito Andrea è di quelle che tolgono il fiato. Ventotto anni, laureato in giurisprudenza, diplomato al Conservatorio, ma di professione clochard, più precisamente a Milano in Piazza San Babila. Il Giorno l’ha intervistato ed ha così raccontato la sua storia: «Mi sono laureato nel 2009 alla Statale di Milano. Un anno dopo mi sono diplomato al Conservatorio, suono il trombone. Il lavoro è sempre stata una dimensione parallela a quella degli studi: ho iniziato a 20 anni in una società che produce cartucce filtranti per altre aziende, mi occupavo di contabilità: impiegato amministrativo contabile. Ho lavorato nella società di filtri per un anno e mezzo poi ho provato a fare il salto di qualità, sono stato assunto da una multinazionale che mi ha affidato tutto il ciclo passivo – eccolo – della contabilità. Ma dopo 4 anni e mezzo la multinazionale ha dichiarato fallimento. Dalla sera alla mattina, senza preavviso È ancora tutto nelle mani del curatore fallimentare, non so se avrò mai una liquidazione. Vivo in strada da maggio 2014 – conclude – L’aspetto più incredibile è che in strada riscopri gli istinti più primitivi: il primo pensiero è mangiare, poi coprirsi e dormire. Non in dormitorio, però. Lì non mi sento sicuro».

La situazione quantomeno inusuale ha però insospettito molti, in particolare gli esperti di bufale, che subito si sono messi ad indagare sulla faccenda, trovando, come previsto, molti elementi poco convincenti. Il ragazzo aveva detto di essere orfano, mentre la madre pare essere viva e vegeta, nonché abitante a Bergamo, inoltre sarebbe stata proprio lei a finanziare i suoi studi al conservatorio e all’università, dove però, secondo chi lo conosce nel 2008, risultava ancora iscritto ad economia, ed è quindi impossibile che abbia raggiunto la laurea in  giurisprudenza l’anno successivo. Il suo profilo Facebook, che è stato oscurato poco dopo la pubblicazione della notizia, era ricco di fotografie che lo ritraevano in vacanza con la fidanzata in Grecia, in albergo, e al caldo, cosa ben poco credibile per chi vivrebbe tutto l’anno per strada. Altre persone che affermano di conoscerlo hanno raccontato che il giovane sarebbe originario di Bergamo, e che lavorerebbe in un bar come cameriere.

 

4. Samsung regala 144 smartphone per San Valentino

Su Facebook stanno diffondendosi a macchia d’olio una serie di pagine riportanti il marchio Samsung, che sponsorizzano una campagna promozionale che darà in omaggio ai seguaci 144 Samsung Galaxy S5 il giorno di San Valentino, il 14 febbraio. Nell’annuncio si legge:  «Abbiamo 144 telefoni Samsung Galaxy S5 16GB quale non possono essere vendute per motivi che sono stati aperti dal negozio per la presentazione. Dunque offriremo solamente per i nostri fan gratuitamente. Selezioneremo le 144 persone il 14 di febbraio, speciale per i San Valentino! Non si perdere questa occasione! I vincitori saranno contattati tramite email o Facebook». L’italiano stentato fa presumere l’utilizzo di un traduttore automatico, segno che la truffa non è originaria dell’Italia o almeno i suoi creatori non lo sono. Nonostante l’annuncio sia decisamente poco credibile, in tantissimi ci hanno creduto, partecipando al concorso e fornendo i propri dati.

L’offerta si amplia addirittura con 82 televisori Samsung Smart TV da 40” che, per lo stesso motivo e con le stesse modalità, sarebbero distribuiti ai fan della pagina, che ovviamente non è quella ufficiale della multinazionale. L’aspetto divertente della faccenda, è che a seguito di questa grossolana truffa, si sono diffuse delle parodie per irridere i creduloni che ci sono cascati, la più divertente mostra un garage enorme pieno di Ferrari rosse fiammanti, e che scherzosamente nell’annuncio vengono offerte gratuitamente perché «usate dal negozio per la presentazione». Sarebbe bello.

 

5. Lo scioglimento dei ghiacciai svela piramidi in Antartide

La curiosa notizia è stata diffusa sul web ed ha trovato più seguito di quanto si possa pensare. Sono molte infatti le persone che considerano credibili le teorie più assurde della storia dell’uomo sulla Terra. Secondo quanto riportato, il riscaldamento globale causato dall’inquinamento, e che starebbe sciogliendo lentamente i ghiacciai dell’Antartide, ha reso visibili le rovine di un’antica civiltà che sarebbe prosperata al Polo Sud, addirittura costruendo imponenti piramidi simili a quelle presenti in Egitto o in Messico.

Si tratta di una bufala ricorrente, che viene riproposta a distanza di tempo sul web. Già nel 2013 le immagini erano circolate e sono state analizzate da alcuni studiosi che hanno dato una rapida e soddisfacente smentita. Seppur in Antartide ci sia stato un periodo di clima temperato, esso risale ad almeno 15 milioni di anni fa, ben prima dell’avvento dell’homo sapiens (circa 100.000 mila anni fa), che sarebbe il primo uomo abbastanza evoluto da considerare la costruzione di rifugi o abitazioni. Viene inoltre fatta notare l’impossibilità di trasportare un così grande quantitativo di materiale roccioso in quella zona del mondo, sopravvivendo inoltre alle raffiche di vento che spazzano il polo e che si aggirano attorno ai 320 chilometri orari.

Inoltre secondo gli studi fatti:”Ogni tentativo di risalire alle fonti e cercare le memorie indicate in riviste scientifiche, unitamente ai dettagli del team di scienziati coinvolti porterà ad una ricerca vana. Ogni sito ripete le stesse vacue dichiarazioni, prive di collegamenti a reali pubblicazioni scientifiche. Nessuno identifica il team, i ricercatori, le facoltà e gli istituti coinvolti”.

 

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