21 milioni di italiani

I numeri dei debitori di Equitalia (e come sapere la vostra situazione)

I numeri dei debitori di Equitalia (e come sapere la vostra situazione)
Pubblicato:

Se avete un conto aperto con Equitalia, non dovete nascondervi. Nella vostra situazione ci sono ben 21 milioni di italiani. In sostanza un connazionale su tre ha un debito con enti creditori per i quali la riscossione è esercitata da Equitalia, come ha rivelato ieri l’amministratore unico della società, Ernesto Maria Ruffini nel corso della Relazione alla Commissione Finanza alla Camera.

I conti nel dettaglio. Se si guarda più in dettaglio, si scopre che circa il 53 per cento dei debitori «ha accumulato pendenze che non superano i mille euro», mentre circa il 75 per cento del totale «ha debiti inferiori ai 5mila euro». Visto dalla parte di Equitalia, significa che i carichi residui da riscuotere dal 2000 al 2016 «ammontano a 817 miliardi di euro», come ha reso noto Ruffini. Una cifra davvero monstre. Però una cifra che in buona parte non verrà mai incassata: 147,4 miliardi sono dovuti da soggetti falliti, 85 da persone decedute e imprese cessate, 95 da nullatenenti. «La quota su cui azioni di recupero potranno ragionevolmente avere più efficacia», secondo quanto stimato da Ruffini si ferma a «51,9 miliardi». Facendo una radiografia dei debiti si scopre che quelli tra i mille e i 5mila euro rappresentano il 20,4 per cento del totale, il 7,1 per cento si trova tra i 5mila e i 10mila euro, l'11,9% tra 10mila e 50mila mentre appena il 3 per cento ha debiti tra 50 e 100mila euro e un altro 4 per cento deve al fisco oltre 100mila euro.

 

 

La rottamazione delle cartelle. I numeri resi noti spiegano perché l’operazione di rottamazione delle cartelle fiscali lanciata dal Governo Renzi abbia avuto tanto successo e stia prendendo dimensioni ben superiori al previsto. Al 23 marzo erano 600mila le domande di adesione presentate dai contribuenti. Al netto degli errori formali ne sono rimaste 502mila, ma nel frattempo, vista l’alta adesione, è stata approvata una proroga al 21 aprile. E nell’ultima settimana sono arrivate ben 100mila domande. «C’è stata una risposta positiva da parte dei cittadini», ha commentato l’amministratore delegato di Equitalia. «Più della metà dei debiti contenuti nelle cartelle per la rottamazione arrivate a Equitalia prima del 23 marzo risale a un periodo precedente alla fine del 2013». Le domande di rottamazione delle cartelle hanno riguardato per il 63,1 per cento persone fisiche, per il 23,3 per cento persone fisiche con attività economica e per il 13,6 per cento persone giuridiche. Oltre 5,77 miliardi (il 69,4 per cento del totale) delle somme contenute nelle istanze già lavorate sono crediti verso l'Agenzia delle entrate mentre 1,69 miliardi riguardano l'Inps.

 

 

Come conoscere la propria situazione. Per chi non fosse a conoscenza della propria situazione, per via di cartelle perse o non ricevute Equitalia ha messo a disposizione a disposizione Contotax, il calcolatore digitale che permette di fare un "estratto conto" dei propri debiti con il Fisco, e di simulare anche le eventuali rate, per verificare se sono sostenibili. Basta andare sul portale di Equitalia, cliccare sul box «Accedi all’area riservata» e scegliere il servizio «Definizione agevolata», in cui sono elencati i documenti intestati al contribuente e i relativi importi che possono essere ricompresi nella rottamazione. Naturalmente prima ci si deve accreditare per avere la propria password. Sperando di non trovare sorprese...

Seguici sui nostri canali