i numeri della regione

A Bergamo 12834 positivi e 102 nuovi contagi. «Commissariamento? La nostra sanità è un modello»

Il commento dell'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera sugli attacchi delle opposizioni. Intanto Ats Bergamo spiega che «il dato odierno di 102 positivi è da ricondurre all’arrivo di 1.100 tamponi fatti nelle Rsd e rientrati ieri sera da fuori provincia e a una parte dei 2.500 tamponi fatti drive in mercoledì e giovedì processati ieri»

A Bergamo 12834 positivi e 102 nuovi contagi. «Commissariamento? La nostra sanità è un modello»
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Dopo la netta frenata che ha caratterizzato i giorni scorsi, i numeri pubblicati oggi (sabato 23 maggio) da Regione Lombardia evidenziano una nuova crescita dell’infezione su tutto il territorio. Ciò significa che, al netto dei casi attesi dopo le riaperture di lunedì 18 maggio, ognuno deve continuare a comportarsi responsabilmente e rispettare le norme di distanziamento interpersonale.

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Nella Bergamasca, in particolare, si registra un’impennata di nuovi positivi. Sono infatti 102 le persone che hanno contratto il Coronavirus, un dato che porta il totale di quanti hanno contratto l’infezione dall'inizio dell'epidemia a 12834 unità (il doppio rispetto a ieri quando erano stati registrati 51 nuovi positivi). Data la crescita importante (il doppio di nuovi contagi rispetto al giorno prima), Ats Bergamo ha diffuso un comunicato nel quale spiega che «il dato odierno di 102 positivi è da ricondurre all’arrivo di 1.100 tamponi fatti nelle Rsd e rientrati ieri sera da fuori provincia e a una parte dei 2.500 tamponi fatti drive in mercoledì e giovedì processati ieri».

Per quanto riguarda il territorio regionale, il totale dei positivi sale invece a 86825 persone. Sono 441 i nuovi positivi registrati sul territorio regionale, a fronte di 17191 tamponi effettuati (ieri i nuovi positivi erano stati 293, con 19028 test effettuati). La percentuale dei casi positivi sul totale dei tamponi giornalieri è quindi pari al 2,6 per cento (in crescita rispetto a ieri, quando era pari all’ 1,5 per cento). Tuttavia scende ulteriormente il numero di coloro che sono attualmente positivi, pari a 25630 persone (303 in meno).

Si consolida ulteriormente il calo del numero dei pazienti ricoverati, arrivati a quota 4026 persone (2 in meno) e anche di quelli ospitati nelle terapie intensive, pari a 199 degenti (8 in meno). Infine, diminuisce, seppure di poco, anche il numero delle vittime giornaliere accertate: con 56 nuovi deceduti sale a 15840 il totale delle persone che ha perso la vita dal 23 febbraio (ieri i decessi erano stati 57).

Intervenendo in merito alla proposta di commissariare la Lombardia, l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, in visita a Mantova, ha sottolineato che «al di là che non è previsto dalla legge per le motivazioni che qualcuno richiede, sono certo che la stragrande maggioranza dei lombardi non lo vorrebbe. Certi modi di fare politica fanno solo male alla collettività. Tutto questo al netto delle minacce e delle scritte vergognose apparse sui muri negli ultimi giorni».

«Il nostro sistema sanitario è da sempre il più apprezzato a livello nazionale ed è giudicato come modello anche su scala internazionale, come testimoniano le migliaia di persone che ogni anni chiedono e ottengono di venirsi a curare in Lombardia – conclude Gallera -. Il sistema lombardo è quello che, ancor oggi, in questa situazione di emergenza, mette a disposizione di chi ne ha bisogno sacche di sangue in diverse zone d'Italia. Questo è stato e continuerà ad essere il nostro modo di fare. E non saranno certo manifestazioni di piazza a far mutare il nostro comportamento verso chi ha bisogno».

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