«Da anni serviva un cambiamento»

I nuovi orari della scuola a Curno Cosa ne pensano gli insegnanti

I nuovi orari della scuola a Curno Cosa ne pensano gli insegnanti
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Negli ultimi due mesi a Curno si è parlato molto di scuola. A seguito della variazione oraria che decorrerà dal prossimo anno scolastico, tutti quanti hanno espresso il loro parere e le loro argomentazioni. Abbiamo sentito i motivi che hanno indotto la dirigente Rosarita Rota a compiere questa scelta. Abbiamo sentito l’amministrazione che, dopo aver preso le distanze da questa decisione, si è subito attivata per garantire la copertura oraria per i pomeriggi rimasti scoperti. Abbiamo sentito i genitori che, spiazzati da questa decisione, hanno messo in moto una raccolta firme di protesta collettiva.

La parola agli insegnanti. All’appello mancavano solo le insegnanti. Che ora hanno deciso di farsi sentire, per chiarire la loro posizione: «I docenti dell’Istituto Comprensivo Gatti di Curno desiderano ringraziare ufficialmente il dirigente Rosarita Rota, reggente nel corrente anno scolastico, per l’impegno profuso nell’analizzare e risolvere le annose problematiche che hanno pesato sull’Istituto». A parlare è l’insegnante C.P., anche a nome delle colleghe. Pare che da anni i docenti avessero presentato alle precedenti dirigenze dubbi oggettivi sull’efficacia dell’organizzazione oraria, chiedendo per questo che venisse sviluppato un nuovo modello. «Dopo anni di sperimentazioni, infatti, è risultato evidente che la gestione di più moduli orari differenti nei plessi, e per di più diversi a l l’interno dello stesso plesso, ha creato situazioni di disparità a scapito di tutto l’Istituto». La docente ha poi spiegato che le classi formate con il solo criterio della scelta oraria dei genitori, non garantiscono il criterio di «equieterogeneità», che è alla base della formazione dei gruppi classe, ed è uno dei principi irrinunciabili dell’Istituto Comprensivo, ossia quello di offrire a tutti gli alunni le stesse opportunità. «La dottoressa Rota...»

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo a pagina 35 di Bergamopost cartaceo, in edicola fino a giovedì 22 febbraio. In versione digitale, qui.

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