Fuori dal Leroy Merlin

Guanti protettivi in cambio di beneficenza, ma è una truffa. A Seriate denunciate tre milanesi

A scoprire i fatti è stato il comandante locale dei Carabinieri, che ha subito avvisato anche il sindaco. Vezzoli ha poi spiegato i fatti ai cittadini attraverso un post su Facebook

Guanti protettivi in cambio di beneficenza, ma è una truffa. A Seriate denunciate tre milanesi
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Offrivano guanti protettivi ai clienti in cambio di un’offerta libera, dicendo che operavano con l’autorizzazione del Comune e che il ricavato sarebbe stato devoluto alle famiglie bisognose. In realtà si trattava di una truffa. A smascherare le truffatrici ieri pomeriggio (mercoledì 20 maggio) è stato il comandante della tenenza dei carabinieri di Seriate che, in borghese e libero dal servizio, nel parcheggio del Leory Merlin ha notato tre donne le quali, con fare rassicurante e presentandosi come appartenenti all’associazione “Scarpetta rossa” (risultata estranea ai fatti), con tanto di banchetto e cartellino chiedevano soldi ai passanti per sostenere le famiglie di Seriate in condizione di difficoltà economica.

Insospettito dalla circostanza, il comandante ha contattato il sindaco Cristian Vezzoli, verificando l’inesistenza di qualsiasi autorizzazione da parte dell’Amministrazione comunale. Sul posto, oltre al primo cittadino, è arrivata anche una pattuglia della Polizia locale e le tre signore sono state identificate: si tratta di donne milanesi di 45, 43 e 38 anni, l’ultima con precedenti analoghi. «Dopo esserci qualificati, le “pseudo volontarie” cambiavano immediatamente versione - ha spiegato il sindaco Vezzoli in un messaggio pubblicato su Facebook -: erano solo brave persone che collaboravano con un’associazione per raccogliere fondi per le famiglie povere (guarda caso era scomparso ogni riferimento a Seriate!). All’arrivo degli agenti, la versione nuovamente cambiava: non c’era più nessuna associazione e nemmeno famiglie da aiutare. Raccoglievano soldi per loro stesse perché, tra una scusa e una promessa di non farlo più, si inventavano che “erano state licenziate e dovevano sfamare i figli”».

Durante gli accertamenti sono stati trovati circa 800 euro, contanti che erano stati in parte nascosti nella ruota di scorta della loro automobile. Le responsabili sono state denunciate per truffa in concorso e sottoposte a foglio di via obbligatorio, mentre l’auto e il materiale utilizzato sono stati sequestrati. «Oltre alle considerazioni personali che ciascuno potrà fare, è importante che le persone che ieri mattina in buona fede hanno fatto un’offerta, anche di pochi euro, alle “volontarie” all’ingresso di Leroy Merlin si rechino dai carabinieri di Seriate per sporgere denuncia - sottolinea il primo cittadino -, in quanto il reato di truffa è punibile solo a querela di parte».

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