Oklahoma City, una capitale a dieta che ora pesa 100 elefanti in meno

L’Epifania tutte le feste si porta via. Poi tutti a dieta, per tornare nei ranghi dopo i bagordi festaioli e recuperare la forma fisica. Deve essere partito da questo presupposto anche Mitt Cornett, il sindaco che nel 2008 ha messo a dieta un’intera città. Non una qualunque, bensì la capitale del junk food, il cibo spazzatura, Oklahoma City. Una sfida doppiamente vinta, quella di Cornett, che con la sua politica ha fatto dimagrire i suoi concittadini di ben 450mila chili in 4 anni, facendosi così benvolere dalla popolazione, essendo il primo sindaco nella storia della metropoli a essere eletto per un quarto mandato. È inoltre il secondo primo cittadino più longevo tra i 50 più grandi centri degli Stati Uniti. La storia non è cosa recente, ma merita di essere raccontata per tenere conto delle cosiddette “best practicies” che hanno saputo cambiare il destino di una luogo e della sua popolazione.
Oklahoma City, città modello. Quando nel 2004 Cornett salì alla guida di Oklahoma City, ereditò una città che, grazie alle politiche dei suoi predecessori, stava emergendo dal baratro di un’economia assopita: era considerata una delle migliori dove trovare un lavoro e per avviare un’impresa, oltre ad avere un bel centro. E ancora oggi è così, anche se sono cambiati i presupposti.
La dieta del sindaco. Un giorno di 8 anni fa Cornett salì sulla bilancia. Vide che pesava circa 100 chili e che se inseriva i dati nel sito sponsorizzato dal governo federale per il controllo dell’obesità il risultato era impietoso. Decise di mettersi in gioco, e in otto mesi è passato da 97 chili a 82. Per farlo affrontò un serio esame di coscienza e si rese conto che ogni anno ingrassava un paio di chili, per poi fare una dieta drastica ogni dieci anni e tornare in forma. Si disse che era giunto il momento di cambiare rotta e di ridurre drasticamente le 3mila calorie che ingeriva ogni giorno. Con 2mila calorie al giorno, perdendo mezzo chilo a settimana, in 40 settimane recuperò il suo peso forma.
Dalla dieta personale ai problemi della città. Allo stesso tempo però, durante il periodo della sua dieta, fece una riflessione più profonda sui motivi e sugli stili di vita che avevano fatto diventare Oklahoma City una delle capitali americane dell’obesità. Anche perché essere troppo grasso costava miliardi di dollari di assistenza sanitaria, una spesa che era a carico dei singoli individui, dei datori di lavoro e dei sistemi di assistenza sanitaria locale. Cornett prese atto che a Oklahoma City l’alta qualità della vita era a misura di auto e non di persona, e per questo la città era diventato un luogo poco sano e poco adatto a essere vissuto. Tutto era perfetto a patto di muoversi in auto e non a piedi o coi mezzi pubblici. E proprio perché in città si viveva bene, nessuno affrontò mail il discorso sull’obesità. Evitando di parlare del problema, era come se il problema non ci fosse.
Un sito per dimagrire collettivamente. Mick Cornett decise di condividere queste sue riflessioni con il resto della città, e lo fece a capodanno, con una conferenza stampa allo zoo di fronte alla gabbia degli elefanti. Invitò i suoi concittadini a mettere al bando pollo fritto e patatine, salsicce al sugo, la tradizionale torta alle noci e tutte le altre leccornie di cui gli americani, e non solo, vanno ghiotti. Dopo il primo sgomento iniziale, anche grazie a una campagna favorevole dei mass media i cittadini che intendevano dimagrire si registrarono sul sito web predisposto per l'occasione, e monitorano i progressi collettivi. Perché si sa, un sacrificio se è condiviso è meno duro da affrontare. Tutti, dalle aziende alla chiese, dalla scuole alle famiglie, persino le catene di fast food presero sul serio l’iniziativa e decisero che era giunto il momento di dimagrire. In quattro anni Cornett riuscì a far perdere alla città l’equivalente del peso di cento elefanti.
Economia all’ingrasso. Se i cittadini sono dimagriti, a ingrassare è stata però l’economia della città. Sono state costruite una serie di infrastrutture che hanno cambiato il volto di Oklahoma City, rendendola progressivamente una città dove camminare è bello e facile, esattamente come lo era per le auto. Sono stati costruiti parchi, marciapiedi, sono state ristrette le strade cittadine, che avevano dimensioni più simili a un’autostrada che non a una via del centro, sono stati costruiti oltre 160 chilometri di percorsi ciclabili. L’idea di base era quella di creare luoghi allettanti dove la gente potesse andarci solo a piedi, e per realizzare ciò il sindaco ha fatto leva sui principi che regolano l’economia comportamentale. Con tutte queste infrastrutture e con il cambio di passo, che ha dato priorità alla salute, Oklahoma City è diventata la città americana con il più basso tasso di disoccupazione degli Stati Uniti e una di quelle con l’economia più forte.