Omicidio di Martinengo, Caryl Menghetti assolta perché incapace di intendere e volere
La Corte d'Assise di Bergamo ha però previsto per la donna un ricovero di almeno nove anni in una Rems, dove già si trova

Assolta perché incapace di intendere e di volere. È arrivata oggi (lunedì 23 giugno) la sentenza di primo grado del processo che vedeva come imputata Caryl Menghetti, la donna nella tarda serata del 25 gennaio 2024 ha ucciso a coltellate il marito Diego Rota nella loro abitazione di via Cascina Lombarda, a Martinengo.
Almeno nove anni in una Rems
A fronte di quanto venuto a galla durante il processo e della ricostruzione della tragedia effettuata da Procura e inquirenti, la Corte d'Assise di Bergamo ha disposto per la 47enne la misura di sicurezza della permanenza, per un minimo di nove anni, in una Rems (dove già si trova), ovvero le strutture sanitarie per persone affette da disturbi psichici che hanno commesso reati. Sulla totale incapacità di intendere e di volere della donna al momento dell'omicidio avevano concordato tutti gli esperti sentiti dal Tribunale.
La psichiatra indagata per omicidio colposo
Durante le udienze è stato ricostruito il tragico "percorso" che ha portato Menghetti a compiere l'omicidio. La donna era infatti ossessionata dai pedofili. E s'era convinta che anche il marito (56 anni) potesse fare del male alla loro figlia di 5 anni. Secondo quanto appurato, già nel 2020 Menghetti era caduta in simili deliri ed era stata ricoverata.
Nel gennaio 2024 la situazione si è riproposta e la famiglia ha dunque deciso, la mattina del 24, di ricoverarla nel reparto di Psichiatria dell'ospedale di Treviglio. Lì, però, la portano al Pronto soccorso, dove fissano una visita per la mattina del 26. Il marito, dunque, decide di riportarla a casa e di non lasciarla lì. Purtroppo, la sera prima dell'appuntamento è avvenuto l'omicidio.

Il Tribunale dovrà fare luce anche sulle eventuali responsabilità della psichiatra che già aveva curato Menghetti nel 2020 e che, il 24 gennaio 2024, fissò la visita due giorni dopo. Al momento è indagata per omicidio colposo.
«Diego Rota era un buon padre, non un pedofilo»
Nella penultima udienza, Menghetti ha rivelato di aver maturato questa ossessione sui pedofili dopo aver subito degli abusi in tenera età. Ma si tratta di affermazioni non comprovate e che potrebbero essere anch'esse figlie dei suoi problemi mentali. La 47enne era conosciuta anche a Bergamo per aver gestito il chiosco "Dolcetto o Scherzetto" al parco Suardi, che però, per motivi non chiari, la donna aveva chiuso a inizio novembre 2023.
Prima della sentenza, la pm Laura Cocucci ha ricostruito l'intera vicenda. E, secondo quanto riportato dal Corriere Bergamo, ha detto: «È doveroso ricordare che Diego Rota, un buon padre e un buon marito, non era un pedofilo come lo vedeva la signora Caryl. Se un rimprovero gli si piò fare, è solo quello che le ha voluto troppo bene».
@STEFANO E @FRANCESCO GIUSEPPE neanche vi accorgete di quanto i vostri interventi siano l'espressione di una ignoranza che oggi non è più tollerabile!! ma leggete quello che scrivete prima di inviare un commento? 115 femminicidi nel solo 2024 (77% donne italiane, così non vi potete attaccare che sono tutte straniere) senza contare molestie, violenze, stalking. 115 Donne che sono morte solamente perchè il partner non ha accettato la fine di una relazione oppure un rifiuto non potrà mai essere una cosa normale, è un grosso problema culturale che riguarda tutta la società. E i vostri commenti sono uno di quei problemi
Pena di morte o ergastolo. Torniamo al 1975. Si stava meglio, molto meglio.
Che tristezza. Sia il caso che i commenti
Al di là delle opinioni personali che possono essere condivisibili o meno, io invito a riflettere su un altro punto; rovesciate le parti: UOMO UCCIDE DONNA E VIENE ASSOLTO PERCHE' INCAPACE DI INTENDERE E DI VOLERE. Che casino sarebbe scoppiato? quante manifestazioni? quante femministe indignate? La Schlein che urla al patriarcato in ogni rete televisiva ecc. Ma visto che il morto è un uomo, va beh, pace e amen. Quanto è ipocrita questa società?
Penso che i commenti di Stefano e di Francesco G. non siano estremisti . Certo la salute mentale è un grave problema , ma qui si tratta di omicidio e non ci sono giustificazioni . Se non è sano di mente lo potrà ripetere , se è un sano di mente è doppiamente pericoloso . Entrambi devono andare in galera , minimo 30 aa . stop. Anzi , se omicidio volontario , io sono per l'ergastolo e se pluiromicida pena di morte.