Omicidio di Yana, chiuse le indagini: per Stratan potrebbe arrivare l'ergastolo
Ora il trentatreenne ha venti giorni di tempo e un bivio di fronte a sé: farsi interrogare nuovamente, oppure produrre documenti a sua difesa
L'omicidio di Yana Malayko, ventitreenne uccisa dall'ex fidanzato trentatreenne Dumitru Stratan lo scorso gennaio, è arrivata a un punto: come riporta Corriere Bergamo, il pm di Mantova Lucia Lombardo ha chiuso le indagini per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dal legame affettivo. Contestato anche l'occultamento di cadavere.
La vicenda di Yana ha assunto fin da subito contorni agghiaccianti. Originaria di Romano di Lombardia, quella con l'ex era una relazione basata sul possesso e sul controllo, dalla quale la ventitreenne aveva deciso di liberarsi una volta per tutte.
Scomparsa e poi ritrovata senza vita all'interno di un trolley rinvenuto in un bosco a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, dopo quasi cinquanta giorni di silenzio Stratan aveva ammesso di essere lui l'autore del delitto, avvenuto - a detta sua - per errore: un pugno allo sterno. L'autopsia sul cadavere della giovane avrebbe successivamente accertato come la ragazza fosse stata in realtà picchiata e poi strangolata a morte.
Ora il trentatreenne ha venti giorni di tempo e un bivio di fronte a sé: farsi interrogare nuovamente, oppure produrre documenti a sua difesa. Dopodiché, si potrà procedere con la richiesta di rinvio a giudizio per il processo il quale dovrà tenersi con rito ordinario in Corte d'Assise, poiché la pena potrebbe essere - potenzialmente - quella dell'ergastolo.