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Omicidio in via Tiraboschi, portato a Bergamo il presunto assassino del vigilante

Bloccato al confine dalla polizia svizzera e consegnato ai colleghi italiani. Si tratterebbe di un ventottenne del Togo. Secondo gli investigatori, il delitto potrebbe essere premeditato

Omicidio in via Tiraboschi, portato a Bergamo il presunto assassino del vigilante
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di Wainer Preda

E' stato portato in Questura a Bergamo il sospettato dell'omicidio di Mamadi Tunkara, il vigilante assassinato a coltellate venerdì pomeriggio (3 gennaio) in via Tiraboschi, nel pieno centro di Bergamo.

Stando alle ultime informazioni l'uomo, bloccato dalla polizia cantonale elvetica al confine con la Svizzera perché in possesso di documenti falsi, è stato consegnato alla polizia italiana e portato a Bergamo.  Si tratterebbe di un ventottenne originario del Togo, senza fissa dimora. Al momento non sarebbe ancora in stato di fermo.

La polizia di Stato subito dopo l'omicidio si è messa subito sulle tracce del presunto assassino, grazie ad alcuni testimoni che ne hanno descritto le fattezze (africano, alto circa un metro e ottanta e magro) e a un video registrato da un residente che si trovava su un terrazzo.

Il ricercato, dopo le coltellate inferte alla vittima, era fuggito a piedi dal retro di Passaggio Cividini, passando poi per via Paleocapa e via Ghislanzoni, inseguito da un passante e ripreso da una videocamera amatoriale.

La dinamica dell'omicidio

Al momento non è ancora noto il movente dell'efferato omicidio, visto chiaramente dal titolare di una caffetteria prospiciente, alle 15:20 di ieri.

Secondo le prime ipotesi investigative, potrebbe trattarsi di un agguato premeditato. Le immagini di videosorveglianza della zona hanno ripreso l'aggressore mentre alle 15.04 entra nel piano interrato dell'Ovs, forse per cercare proprio Tunkara.

Poi esce e lo incrocia intorno alle 15.20, mentre la vittima sta arrivando a bordo di una bicicletta. A quel punto Tunkara, che stava andando al lavoro, sarebbe stato scaraventato giù dalla bici, contro la vetrina del negozio di parrucchiere di Passaggio Cividini. Mentre è a terra, i fendenti - dall'alto al basso, con un coltello a lama lunga - che non gli hanno lasciato scampo.

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Poi la fuga dell'omicida. Finita al confine con la Svizzera. L'uomo ripreso mentre fugge a Bergamo ha abbandonato uno zainetto in strada e probabilmente da lì si è risaliti alla sua identità. È stato così diramato un avviso di ricerche.

Intanto nella mattinata di Sabato 4 gennaio, la civico 22 di via Paglia a Bergamo, gli investigatori hanno trovato un coltello. Sono in corso verifiche per capire se si tratti dell'arma del delitto.

Commenti
Francesco Giuseppe

Aggiungo che sono africani i personaggi che inneggiavano ad allah in piazza Duomo a Milano e insultyavano i cittadini italiani che li mantengono, la notte di capodanno. Africano pure l'accoltellatore vicino Rimini, per la cui giusta uccisione è indagato il Carabiniere che ha difeso i cittadini (magistrati mai dalla parte degli onesti); africano il criminale ucciso a Verona da un altro Carabiniere indagato, ecc.

Luca

Tutti noi abbiamo parenti migranti all' estero, si andava in Svizzera o in Belgio o in Francia solo se avevi un contratto e rigavi dritto altrimenti ti rispedivano a casa . A parte quelli che si integrano e lavorano ( molte volte più bravi di noi ) , gli altri vanno rimandati al loro paese, ci bastano i nostri delinquenti . Per quanto riguarda la Lega , con il suo avvento, molte cose sono cambiate in meglio . Chi dice il contrario o è un ignorante o è in malafede .

Francesco Giuseppe

Sig. Carrrara, anche mio suocero è emigrato per lavorare, ma con documenti, biglietto del treno, permesso di soggiorno e di lavoro. Il povero morto lavorava onestamente, mentre il suo presunto assassino è un clandestino, arrivato per delinquerew. Tutti i coloro che arrivano da clandestini, spendendo molto di più di un biglietto aereo, di nave o treno, lo fanno perchè scappano dalle polizie dei loro paesi e di conseguenza non hanno documenti. I documenti non li hanno perchè delinquenti anche là, quindi qui continuano con lo stesso mestiere, ben istruiti sulla mollezza delle nostre forze dell'ordine e magistratura. Altro che poveri immigrati "anche noi emigravamo". C'è un mondo di differenza. ma Italia ed europa preferiscono i criminali importati, da aggiungere ai nostri, per tenere in scacco i cittadini onesti italiani, ma anche gli onesti immigrati. Le ricordo anche che il primo Senatore africano della storia è stato eletto con la Lega Bergamasca, non certo con la sinistra! Così come la prima donna Presidente del consiglio è di centrodestra, non di siistra, dove si parla tanto e non si fa nulla di utile per i cittadini onesti.

Marcello

Carlo Alberto, che cosa vuol dire ? O è una cosa o e l'altra. Un cabarettista che ha anche un incarico in giunta, disse alcuni mesi fa che essa era "percepita", come a significare che non esisteva nella realtà, ma era solo frutto di paturnie di avversari politici. E' evidente che si sbagliava lui, ormai lo dovete ammettere anche voi che sostenete questa compagine di governo della città.

Luca Peri

@Carlo Alberto Non è che dell’immigrato integrato non interessa a nessuno… anzi…ma dovrebbe essere la normalità. Anche per gli italiani non si parla dei milioni di brave persone ma solo dei delinquenti.

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