Il caso

Omicidio in zona stadio: 26enne ucciso a coltellate. Arrestato un 19enne

Dieci i giovani coinvolti in una lite nata per motivi calcistici in via dei Ghirardelli. Ad avere la peggio Riccardo Claris, 26 anni, di San Giovanni Bianco. Il fatto è avvenuto all’una, tra sabato 3 e domenica 4 maggio

Omicidio in zona stadio: 26enne ucciso a coltellate. Arrestato un 19enne
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Una rissa nata, pare, per motivi di tifo calcistico - ma probabilmente c’è di più - e sfociata in tragedia, quella avvenuta nella notte tra sabato 3 e domenica 4 maggio in via dei Ghirardelli a Bergamo, vicino allo stadio. Coinvolti dieci giovani italiani, tra cui due fratelli residenti in zona: un 19enne è stato arrestato. Ad avere la peggio il 26enne Riccardo Claris, accoltellato a morte.

Botte con catene e bastoni

«Ho sentito degli schiamazzi nei giardinetti qui vicino - racconta una ragazza al Corriere Bergamo - e qualcuno urlare “basta”». Non era una semplice baruffa, ma qualcosa di più, con catene e bastoni. Una residente, infatti, riferisce di aver sentito distintamente le parole: «Ha un coltello, ha un coltello!».

Salito in casa a prendere un coltello

Tra i ragazzi coinvolti nella rissa, ci sarebbero anche due fratelli. Secondo le primissime informazioni, uno sarebbe intervenuto per difendere l'altro, salendo in casa a prendere la lama, rivelatasi poi fatale per il 26enne. Sul posto i soccorritori con un'ambulanza e un'automedica, ma non c'è stato nulla da fare. Indagano i carabinieri. Lo scontro tra i due gruppi sarebbe iniziato all'esterno di un locale di Borgo Santa Caterina.

Il commento del Comitato Bergamo Centro

Silvano Sacchi, presidente del Comitato Bergamo Centro, è stato il primo a commentare: «La nostra città torna di nuovo al centro della cronaca nel peggiore dei modi: nuovamente un fatto di cronaca nera porta alla ribalta Bergamo. Quanto accaduto rende evidente l'insufficienza degli strumenti adottati dalle istituzioni per restituire una città sicura ai cittadini. D’altra parte, l'omicidio di stanotte conferma che l'insicurezza non è semplice percezione, ma una realtà sempre più allarmante. Servono risorse, tecnologie e mezzi e iniziative che possano incisivamente migliorare la prevenzione dei reati e garantire la sicurezza delle persone e delle cose. Per fare questo, occorre, per prima cosa, ascoltare le esigenze e le percezioni di chi vive la città e ne avverte le fragilità. Fare meglio, fare insieme, perché solo una Bergamo sicura è una Bergamo per tutti».

Il comunicato dei carabinieri

Nella tarda mattinata di oggi (domenica), i carabinieri hanno diffuso un comunicato stampa sulla vicenda, nella quale sono poche le informazioni in più. La salma della vittima è stata portata all'ospedale Papa Giovanni, dove verrà sottoposta ad autopsia nei prossimi giorni. Il 19enne è stato invece portato in carcere, dove attende di essere ascoltato dal Gip per l'interrogatorio di convalida.

Commenti
Luca

Nome e cognome dell' assassino. Merita l' ergastolo . abbiamo fatto tutti a cazzotti ma nessuno aveva un arma bianca o da sparo . Giovani state impazzendo ? Adesso che hai ammazzato , ti senti soddisfatto? Bene , raccontalo ai muri della tua cella per i prossimi 70 aa.

Pippo

Fatti di cronaca che lasciano inebetiti,il pensiero va' ai giovani ma dove cavolo hanno la testa questi?non si può arrivare a tanto per delle cavolate come il calcio,da matti

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