"Open Doors" in Borgo Palazzo E i locali vuoti diventano esposizioni

Il Distretto Urbano del Commercio si rinnova nello stile e nell'azione. Oltre ad un nuovo sito internet, il Comune ha fatto partire l'iniziativa "Open Doors", un modo intelligente per ridare nuova vita ai numerosi locali vuoti dei borghi bergamaschi. Come? Trasformandoli in spazi espositivi.
Sicurezza e riqualificazione. Il progetto "Open Doors" è stato costituito per migliorare il decoro e la sicurezza di certe zone della città. Gli episodi di violenza, i furti e le rapine non hanno risparmiato negli ultimi anni nemmeno le zone più ricche di Bergamo, e non è da escludere che di questo siano state causa anche il progressivo spegnimento delle insegne e il numero sempre maggiore di serrande abbassate. Lo ha spiegato bene il sindaco Gori: «Open Doors rappresenta un atto concreto che punta alla riqualificazione delle città e delle sue aree urbane. Tra gli obiettivi principali vi è la sicurezza dei cittadini. La presenza di esercizi commerciali è sinonimo di servizi e allo stesso tempo anche di presidio del territorio. (...) Le vie della nostra città saranno tanto più sicure quanto più caratterizzate da attività commerciali aperte al pubblico».
Il mercato immobiliare. Un altro aspetto da non sottovalutare sono gli effetti sul mercato immobiliare. La compravendita di immobili infatti, nonostante numerosi annunci di pronta ripresa, rimane sostanzialmente ferma. E seppur si siano registrate un numero di contrattazioni più alte rispetto agli scorsi anni, i prezzi sono in continuo calo, segno che chi vende lo fa principalmente per necessità, e finisce spesso per fare un pessimo affare. «La riqualificazione dei quartieri - spiega ancora Gori - è un elemento in grado di incidere sul valore economico degli immobili: maggiore è il numero delle attività commerciali aperte, maggiore sarà l'impatto positivo nei diversi quartieri di appartenenza. L'obiettivo è proseguire in questo senso con questo modello progettuale, costruendo progetti tematici che portino, anche se per breve tempo, ad alzare le serrande dei negozi sfitti a Bergamo».
Si comincia da Borgo Palazzo. La "fase pilota", così chiamata proprio dal Comune, è iniziata venerdì 18 dicembre e coinvolgerà il quartiere di Borgo Palazzo, una zona urbana ormai parte integrante del centro cittadino ma che in questi anni ha risentito fortemente della crisi, con un numero sempre crescente di negozi chiusi e di locali sfitti. Il tema dell'iniziativa sarà "Percorsi d'arte e artigianato", molto adatto ad una realtà come questa che è composta per larga parte di attività commerciali "locali" e destinate soprattutto a chi vive quotidianamente il quartiere. «Si inizia da due spazi sfitti del Borgo - si legge sul sito del Comune -: il primo sarà quello dell’ex Salvi Oro, che ospiterà opere di Emi Keramos e Lorenzi Creazioni, che allestiranno un percorso tra ceramiche e sculture; il secondo spazio sarà quello dell’ex Vitamin Store, ripensato e riqualificato grazie al lavoro dell’intagliatore e scultore di Brembilla Mario Colasante, a Davide Aresi, creativo del legno di Brignano Gera d’Adda, e agli scatti della fotografa Anastasija Yeremoska».
Artigiani del Tempo. In contemporanea con Open Doors, sempre nel quartiere Borgo Palazzo avrà inizio "Artilab, Artigiani del Tempo", un'iniziativa che similmente mira a riaprire spazi dismessi, con in più una funzione didattica. «Artilab - spiegano dal Comune - ha condotto alla creazione di un vero e proprio laboratorio di idee, di contenuti, corsi, laboratori, incontri e tanto altro all'interno dell'ex banca UBI di via Borgo Palazzo 93, spazio che verrà inaugurato il 16 gennaio e resterà aperto per circa 6 mesi. Lo spazio di Artilab sarà interamente restaurato dal gruppo dei giovani artigiani con un progetto nel quale andranno ad inserirsi una serie di sperimentazioni tecnologiche di grande interesse».