Il boom dei non sposati

Ora c'è il ministro della solitudine Una trovata britannica per i single

Ora c'è il ministro della solitudine Una trovata britannica per i single
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Un mondo di single. Ma c’è poco da essere felici. Per i Paesi europei sta quasi diventando un’emergenza. Se ne sono accorti gli inglesi leggendo i dati resi noti dall’Office for National Statistics: in Gran Bretagna sono 9 milioni le persone che vivono in isolamento. Su 28milioni di abitazioni, il 28 per cento conteneva nel 2015 un solo inquilino. Dai focus group è risultato che il 51 per cento delle persone si riteneva di fatto un single, e che esiste una frangia estrema di persone che per settimane non ha rapporti con nessuno. Per questo il primo ministro Theresa May ha preso la decisione inedita di istituire un ministero ad hoc per affrontare questa piaga nazionale. L’idea era stata lanciata da Jo Cox, una deputata laburista, cioè del partito rivale della May. Ma la Cox era incorsa in un tragico destino: assassinata da un fanatico di estrema destra nel 2016 alla vigilia del referendum sulla Brexit. Ora la sua intuizione ha trovato uno sbocco reale: ieri è stata nominata la prima ministra “della Solitudine”. È Tracey Crouch, 42 anni, deputata conservatrice (foto in copertina).

 

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Il boom italiano dei single. In Italia la situazione non è molto diversa. Secondo l’Istat, i single non vedovi sono più che raddoppiati in vent’anni: ora costituiscono un insieme di 4,8 milioni di persone, il 7,9 per cento della popolazione. Ma se si aggiungono vedovi e divorziati che non si sono risposati, celibi e nubili che non vivono nella famiglia di origine, monogenitori con figli, allora il numero delle persone sole in Italia sfiora gli 8 milioni, il 13 per cento, e le famiglie composte da un solo membro sono quasi un terzo del totale: esattamente il 31,6 per cento. Il fenomeno riguarda soprattutto il nord del Paese, dove vivono la metà dei nuclei con un solo componente in Italia. Ci sono città in cui il fenomeno ha raggiunto livelli record, come Milano: qui, secondo i dati del Comune, i nuclei monofamiliari sono ormai più del doppio delle coppie: 379.035 contro 164.435.

I motivi. Perché sta esplodendo questo fenomeno? A Londra se lo sono chiesti. Anche perché conoscere le ragioni del boom di questa che è stata ribattezzata “singletudine” è la premessa necessaria per arginarla. A Londra il confronto sulle ragioni del fenomeno si è spostato sul piano politico. I laburisti hanno accusato i governi dei tories di essere i responsabili, per via della loro politica di tagli sociali, che hanno impoverito le persone e causato questi processi progressivo di isolamento. Sono state chiuse biblioteche e centri di aggregazione, che un tempo permettevano ai single di essere un po’ meno single...

 

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I problemi di welfare. Ma la cosa che preoccupa di più i governi sono le conseguenze alla lunga sul sistema di welfare. La caduta delle reti familiari avrà come conseguenza diretta un aumento dell’impegno dell’assistenza pubblica. Una persona sola, quando ha problemi fisici o di malattia, non ha supporti di prossimità e quindi diventa un onere di cui le amministrazioni pubbliche si devono prendere carico. I politici italiani sono in tutt’altre faccende affacendati. Ma se avessero più attenzione ai fenomeni reali, nel programma per le prossime elezioni un ministro alle persone sole sarebbe un’idea vincente. Visti i numeri, garantirebbero anche non pochi voti.

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