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Otto cibi proibiti in gravidanza

Otto cibi proibiti in gravidanza
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C’è un periodo della vita della donna in cui l’attenzione all’alimentazione diventa ancora più importante. È quello dei nove mesi di dolce attesa, in cui occorre occuparsi e preoccuparsi di nutrire correttamente il piccolo bebè. L’ideale, come è noto, è seguire una dieta di stile mediterraneo, varia, equilibrata e bilanciata, in grado di fornire a mamma e piccino preziosi principi nutritivi essenziali per la perfetta crescita e lo sviluppo cognitivo.

Il rapporto col cibo in gravidanza. Si sa che la dolce attesa aumenta le voglie e che le mamme spesso si fanno indurre in tentazione da prelibatezze culinarie o dolciarie, tra cui vanno per la maggiore fragole, cioccolato, gelato di gusti variegati, pizza. Voglie che sono dovute essenzialmente a due fattori: il primo di tipo ormonale, infatti, in gravidanza, il cambiamento del metabolismo stimola una maggiore richiesta di alcuni nutrienti, in particolare di carboidrati che vengono trasformati in zuccheri, rispetto ad altri. Ed ecco il cervello mette in atto una serie di strategie tali da far percepire all’organismo le sue nuove richieste e necessità. Le quali, secondo la tradizione popolare, vanno soddisfatte, pena la formazione di voglie di caffelatte o di fragola sulla pelle del bambino. La seconda ragione è di tipo psicologico: ovvero la voglia non sarebbe altro che il desiderio espresso della donna di coccole e attenzioni particolari nei nove mesi di gestazione.

Otto cibi proibiti. Niente di sbagliato in tutto questo, a patto che le giovani mamme non si facciano venire la voglia o non includano nella loro dieta otto cibi che potrebbero essere nocivi, non tanto per la mamma, quanto per il piccolo. Non perché non siano sani in sé, ma perché possono contenere batteri, causa di possibili anomalie o danni fetali.

 

1) Formaggi morbidi

Quelli cioè non pastorizzati, spesso caratterizzati da una crosta tenera bianca e da un cuore molle, come il Brie, il Roquefort, Camembert, ad esempio. Insieme ad essi vanno evitati anche formaggi a pasta morbida, quali il gorgonzola, fino ai quelli di capra. La ragione sta nel fatto che, essendo prodotti con latte non pastorizzato, cioè non sottoposto a uno specifico processo di lavorazione, potrebbero contenere un batterio nocivo per il feto, la listeria, portatrice della listeriosi, che può causare gravi patologie nel neonato fino a indurne, nei casi più gravi, anche la morte.

 

2) Carne e uova crude o poco cotte

Occorre dire stop per nove mesi anche a tartare, carpacci, fiorentine e bistecche al sangue, così come a carni bianche quali il pollo o a uova crude o poco cotte. Potrebbero infatti veicolare alcuni virus, parassiti e batteri a cui la mamma sarebbe in grado di far fronte, ma che invece sarebbero pericolosi per il bebè.

 

3) Salumi

Anche mangiando i salumi, come accade per i formaggi morbidi, si può incorrere nel rischio di listeriosi. Dunque, se proprio non si può fare a meno di questo alimento, gli esperti suggeriscono di mangiarlo all’interno di un panino, preventivamente scaldato, in modo da uccidere il batterio qualora fosse presente.

 

4) Pesce

Sì, perché apporta omega-3 preziosi per protegge diversi organi, primo fra tutti il cuore, e perché nutre con poche calorie, cosa da non sottovalutare in gravidanza. Ma con moderazione: la Food & Drug Administration americana, l’ente governativa che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, consiglia infatti un massimo di 3 etti e mezzo di pesce a settimana a causa della presenza, nella maggior parte di essi, di mercurio, un metallo nocivo per il feto. Poi, ancora, il pesce deve essere selezionato nella qualità: ad esempio è da evitare il pesce spada, notoriamente ricco di mercurio, a favore invece di salmone, gamberi o tonno, ma sempre in quantità controllate.

 

5) Sushi e frutti di mare

No assoluto a sushi e sashimi: questi cibi tipici della cucina giapponese, crudi o scarsamente cotti, vanno banditi per tutti i nove mesi della gravidanza. Così come i frutti di mare, prime fra tutte le ostriche, di cui si potrà fare una scorpacciata dopo la nascita del bebè.

 

6) Spremute fresche

È vero che sono raccomandate nella dieta, ma non in quella di una mamma in attesa. Infatti le spremute, fatte di fresco, non sono pastorizzate, ovvero controllate da un processo di purificazione termica che elimina batteri e tossine a vantaggio della salute di ogni individuo, fondamentale in caso dei nascituri più esposti a rischi ed agenti esterni.

 

7) Carni e cibi lavorati

A questa categoria di alimenti appartengono ad esempio wurstel, salsicce, insaccati e hot dog. Perché evitarli? Perché possono contenere nitrati, agenti potenzialmente associati al possibile sviluppo di diabete o di alcuni tipi di tumore. Sebbene su questa probabilità oncologica la scienza stia ancora disquisendo, meglio non correre rischi e rinunziare ad essi almeno per 9 mesi, a tutela del bebè.

 

8) Frutta e verdura non lavate

La cura nel lavaggio e igiene di frutta e verdura, specie se mangiate crude, deve essere massima durante la gravidanza. Infatti questi alimenti, se non vengono correttamente lavati, strofinati e asciugati potrebbero portare la toxoplasmosi, dovuta a pericoloso parassita sia per la mamma che per il piccolo.

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