Padre di 5 figli muore durante la partita di calcetto con gli amici, Castelli Calepio in lutto
Il fatto è avvenuto in una struttura sportiva di Rovato. Si è accasciato a terra e non si è più rialzato sotto gli occhi della moglie
Quello di ieri, 12 marzo, sembrava un martedì come gli altri: gli amici, il calcetto, la moglie in tribuna. Ma poi Matteo Ferrecchia, 43 anni e padre di cinque figli che viveva nella zona del mercato di Tagliuno, a Castelli Calepio, si è accasciato a terra sul campo da gioco. Trasportato in ospedale, è deceduto nella notte.
Il fatto, come riportato dai colleghi di Prima Brescia, è avvenuto a Rovato (Brescia), nel centro "Tennis, Padel e Calcetto" di via Franciacorta, a pochi passi dal casello della A4. Non appena l'uomo si è accasciato a terra, è scattato l'allarme al 118 e sul posto è arrivato un elicottero, col quale Ferrecchia è stato trasportato in ospedale.
Le sue condizioni sono subito apparse gravissime. Anche la moglie di ha avuto bisogno di assistenza, perché mentre assisteva alle manovre di rianimazione è svenuta ed è stata portata al pronto soccorso. Per il 45enne non c'è stato nulla da fare
...un forte abbraccio alla moglie e ai 5 eredi!!!!
condoglianze alla famiglia e spero in una solidarietà anche economica per il sostegno dei suoi 5 figli e non darli solo a chi sbarca...ma a noi italiani specialmente su queste disgrazie !
Che in questi casi non serve recriminare su vaccini o altro. Rispetto verso una vita che improvvisamente si spegne lasciando nel più cocente dolore una famiglia che si stava concedendo un po' di tempo in serenità.....Una preghiera perché porti conforto a coloro che sono stati col
Prima Bergamo, non vanno fatti fare i commenti dove c'è una tragedia, rispetto.basta leggere cosa scrivono le persone
Una bella vita sedentaria a volte è meno pericolosa di uno sport come il calcetto, che espone al rischio di sforzi intensissimi anaerobici. E i normali ECG a riposo spesso non servono a evidenziare situazioni di grave rischio cardiaco, però sono considerati sufficienti per avere il certificato per fare attività fisica non agonistica. Non dico che questo sia il caso, ma troppi sportivi dilettanti si spingono "over the limits" oggigiorno, e si espongono a rischi veramente grossi e sottovalutati.